MESSINA. Le braciole di carne e “Sua Maestà l’Arancino” – sono stati scelti dai vertici dell’Ente municipale per avviare l’iter della De.Co. o Denominazione Comunale di Origine. Di recente si è svolta a Messina la loro presentazione ufficiale al Museo Regionale Interdisciplinare di Messina. A formare una rete, oltre alla “Casa Comunale”, anche Sicindustria Delegazione di Messina, l’Università degli Studi e la Camera di Commercio peloritana. Non si può parlare di cibo senza apprezzarne le materie prime e le ricette, così, nell’ex Filanda al Museo, dopo i diversi contributi del sindaco Federico Basile e dei referenti di Giunta per le Attività Produttive Massimo Finocchiaro e per l’Agroalimentare Alessandra Calafiore, hanno creato molto entusiasmo i Cooking Show a quattro mani per l’uno e per l’altro piatto proposto per le DeCo. A cimentarsi per la preparazione dell’arancino è stato proprio il primo cittadino con la guida dello Chef Cosimo Andreotti mentre per il secondo Cooking Show le protagoniste sono state le Braciole, eseguite per prova dall’assessore Calafiore con Giovanni Lombardo. E poi l’assaggio di queste ricette è stato realizzato al Circolo del Tennis e della Vela accompagnato dalle rilevanti Doc dei tre Consorzi di tutela in provincia: Faro, Malvasia e Mamertino. A coordinare e fare degustare il banco alcolico è stata la Scuola Europea Sommelier. In questa sede, il presidente del Circolo Antonio Barbera ha manifestato la sua soddisfazione nell’accogliere questo bel progetto e le persone che lo incoraggiano.  

Da puntualizzare che l’iniziativa si convoglia in una delibera comunale del 2020 che è senz’altro l’impulso dato dalla precedente amministrazione e raccolta dall’attuale, una strategia che dovrà incontrarsi a metà percorso con le associazioni di categoria e le imprese fino a scrivere un Disciplinare che stabilisca le linee guida dei requisiti.

Il dibattito è stato moderato dal direttore del giornale online “Cronache di Gusto” Fabrizio Carrera, media partner della presentazione. A portare i suoi saluti il Direttore del Museo Orazio Micali che ha accolto il ricco parterre in questa atmosfera di cultura.

L’Università ha coinvolto gli studenti in tre moduli “Vino: tra scienza e cultura”, “L’alimentazione tra lusso, crisi e tradizione” e “La sostenibilità dell’agroalimentare, strategie circolari di valorizzazione dei sottoprodotti”.