MESSINA. E’ stata varata ieri a Messina la nuova nave della Guardia Costiera, “Aurelio Visalli”, terza di una classe di unità navali denominata “Angeli del Mare”, progettata per la ricerca e il salvataggio in mare. La nave porta il nome del sottufficiale Visalli che ha perso la vita a Milazzo il 6 ottobre 2020 nel tentativo di salvare due giovani che stavano per annegare in mare. Per ore il suo corpo è rimasto in balia dellle onde del mare. E’ stato ritrovato solo il giorno dopo nei pressi della Ngonia del Tono. Ad Aurelio Visalli è stata intitolata una piazza nella sua Rometta ed  è stata conferita la Medaglia d’Oro per l’altissima professionalità ed il senso del dovere.

La nave, consegnata dalla Intermarine Spa, controllata del Gruppo industriale Immsi Spa, al Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia costiera nel cantiere di Messina, rientra tra le più lunghe navi autoraddrizzanti e inaffondabili mai costruite in Italia e tra le navi del comparto Sar (Search and Rescue) più grandi al mondo.

Questa classe di unità navali affidata alla Guardia Costiera(prima della “Aurelio Visalli” c’è la prima della classe “Natale De Grazia” e poi “Roberto Aringhieri”) è progettata per la ricerca e il salvataggio in mare e dedicata al personale del Corpo che ha perso la vita durante il servizio, a cui è stata conferita la medaglia d’oro per l’altissima professionalità ed il senso del dovere. La nuova nave potrà svolgere la sua attività anche in condizioni meteomarine estreme.

La cerimonia di varo e di presentazione dell’unità si è svolta alla presenza del Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia costiera, ammiraglio ispettore capo Nicola Carlone, del presidente di Intermarine, Antonino Parisi, e di Tindara Grosso, moglie di Visalli e madrina dell’evento. La consegna di Nave Visalli consentirà di avviare il previsto periodo di familiarizzazione da parte dell’equipaggio, per rendere la nave, affidata al comando del Tenente di Vascello Andrea Graziani, quanto prima operativa.