Tre milioni di passi lungo lo stivale, un percorso a piedi lungo 1800 km e 103 giorni di cammino seguendo le orme di Sant’Antonio 800 anni fa. Si è concluso domenica 9 ottobre con l’arrivo a Padova lo straordinario cammino dei pellegrini che, assieme alla reliquia di Sant’Antonio, sono partiti da Capo Milazzo lo scorso 30 giugno. Ad accogliere gli oltre 200 pellegrini, provenienti da tutta Italia, l’istallazione artistica “Voca Me” frutto della profonda sensibilità dell’artista milazzese Mariagrazia Toto. La grande croce costruita con i resti di vecchie barche che misura 4 metri per due, ha esordito in tempo di pandemia per la rievocazione storico simbolica del naufragio del Santo avvenuto 800 anni fa. L ’abbiamo vista galleggiare nello specchio d’acqua sottostante il Santuario rupestre di Sant’Antonio nella baia di Capo Milazzo per settimane, ed ha inaugurato il primo importante evento del progetto nazionale Antonio 20-22 con l’arrivo della Reliquia di Sant’ Antonio a Milazzo , diventando per molti simbolo di fede in tempi di naufragio. “Mentre la croce in balia delle onde rievocava il naufragio, noi tutti facevamo esperienza di salvezza. Quella croce ha alimentato in noi la speranza di non essere soli lungo gli imprevedibili sentieri della vita e della fede.” Questa la testimonianza di fede rilasciata da Mariagrazia Toto.

L’artista milazzese Mariagrazia Toto

Presente a Padova una delegazione composta da una trentina di pellegrini della nostra Diocesi (milazzesi e messinesi) guidata da don Carmelo Russo Rettore del Santuario di Sant’ Antonio di Capo Milazzo. «Non c’è messaggio più moderno e attuale – dice – di quello portato dal giovane frate Antonio che arriva quasi morto sulla spiaggia di Capo Milazzo, si rialza e riprende il suo cammino. C’è sempre la possibilità di una ripartenza. “Hic naufragium” (qui il naufragio) è il simbolo del nostro Santuario, “Hinc itineris initium “(da qui inizia il cammino). L’augurio è che per ogni “Hic” ci sia un “Hinc”, una ripartenza. Questa è la gratitudine che voglio esprimere a tutti i padri e a tutto quanto il Progetto Antonio 20-22».

La delegazione di Milazzo e Messina

La croce “Voca Me” è stata portata in processione dai pellegrini lungo la strada che collega Prato della Valle alla Basilica di Sant’Antonio da Padova e posta all’interno della stessa sul presbiterio, dove si è tenuta la celebrazione della messa solenne officiata dal Cardinale Mauro Gambetti, Arciprete della Basilica Papale di San Pietro in Vaticano.

Al termine della messa è stata inaugurata, nella sala dello Studio Teologico presso la Basilica, la mostra d’arte contemporanea “La Voce e il Miracolo” curata da Suor Gloria Riva visitabile fino al 23 di ottobre, dove oltre all’opera “Voca Me” della Toto è presente la mostra fotografica “Abbrivio” del fotografo milazzese Antonio La Malfa, un estratto fotografico del racconto della rievocazione del naufragio di Sant’ Antonio 800 anni dopo, esattamente il 27 marzo 2021. La mostra è un’anteprima dello storytelling finale dei momenti vissuti: realizzazione della croce, naufragio della reliquia e arrivo al santuario.

«Abbrivio – dice Antonio La Malfa – è un termine marinaresco, rappresenta un moto un movimento, probabilmente quello che ha permesso ad Antonio di naufragare sulle coste di Milazzo, ma abbrivio siamo anche noi che continuiamo a visitare ogni anno il Santuario il 13 giugno, una tradizione che si tramanda nel tempo. La speranza è che questo moto possa trasformarsi in una scia e provocare un’onda in ognuno di noi».

Il fotografo Antonio La Malfa

Sulla figura di Antonio Santo e Uomo è stato realizzato anche un cortometraggio intitolato “Antonio, Il Santo venuto dal mare” a cura del regista Emanuele Torre , “non è stato solo un racconto di immagini ma una ricerca di qualcosa che va oltre la fede, un messaggio di speranza per un futuro di pace e condivisione d’ideali di umanità”. Si è concluso così il cammino di Sant’Antonio, con l’auspicio che tanti pellegrini possano in futuro ripercorrerlo sulle Sue orme .

Il regista Emanuele Torre

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