L’assessorato regionale ai Beni Culturali inserisce Milazzo nella rete siciliana degli Ecomusei 28 Settembre 2022 Cronaca L’assessore regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Alberto Samonà, ha firmato il decreto che riconosce l’Ecomuseo “Chersoneso D’Oro” della città di Milazzo. Proposto, in accordo alla Legge Regionale del luglio 2014 che istituisce gli Ecomusei della Sicilia, dall’Associazione Menadì che ha curato la fase preliminare del progetto “Ecomuseo per Milazzo” e condiviso dalla Giunta Comunale di Milazzo nel febbraio 2021 con la sottoscrizione del protocollo d’ intesa. L’Ecomuseo è una forma museale, che mira a conservare, comunicare e rinnovare l’identità culturale di una comunità. “L’ Ecomuseo di Milazzo – spiega il sindaco Pippo Midili – va ad aggiungersi ai tredici già autorizzati in tutto il territorio regionale e rappresenta la prima realtà dell’Area Metropolitana di Messina”. “Il riconoscimento istituzionale è solo l’ inizio di un percorso che vedrà protagonisti i cittadini attraverso le associazioni e la partecipazione attiva rivolta alla valorizzazione del territorio – aggiunge l’assessore Antonio Nicosia, titolare proprio della specifica delega “Ecomuseo” . L’Ecomuseo nasce da una intesa che il Comune di Milazzo ha sottoscritto con l’associazione “Menadì”, rappresentata da Riccardo Giambò. Esso sostanzialmente è un “patto con il quale la comunità si impegna a prendersi cura del proprio territorio attraverso la promozione di un progetto condiviso”. Un lavoro che a Milazzo l’associazione ha avviato nel 2016, ma che ha visto come antesignano nel 2013 l’architetto Francesco Salamone, che ebbe l’intuizione dell’importanza del Turismo esperienziale, elaborando un progetto su Vaccarella. Proprio con lui un gruppo di cittadini (che in seguito saranno lo zoccolo duro del gruppo Fare Milazzo) hanno lanciato l’iter per l’Ecomuseo. Una idea condivisa da SiciliAntica e Storia Patria, che hanno iniziato una collaborazione per l’individuazione di percorsi, storie e leggende necessarie per l’esaltazione del territorio. Il floral design Carmelo Antonuccio ha portato le opportunità della Piana con i suoi tesori perfettamente elaborati ed inseriti nei percorsi, mentre il mare e le sue bellezze sono state esaltate dalla collaborazione con Blunauta e il biologo Mauro Alioto. A credere nel progetto anche il presidente dell’Area marina, Giovanni Mangano. E col passar del tempo si sono uniti il cantastorie Nino Pracanica con la consorte Gina Privitera, che metteranno in scena la leggenda di Polifemo, il biologo Carmelo Isgrò che ha trasformato in una splendida realtà il MuMa, oggi pezzo di prestigio nel percorso. «Questo è l’Ecomuseo “Chersoneso d’Oro” – spiega Giambò – e oggi grazie all’Amministrazione e alla Regione il percorso sarà in discesa”. A coordinare l’Ecomuseo, Mario Sfameni. Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 1.624 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT