Il comandante Giuseppa Puleo (FOTO OGGI MILAZZO)Milazzo, mobbing e atti persecutori alla polizia municipale: archiviate le accuse rivolte alla comandante Puleo 15 Luglio 2022 Cronaca 6 Commenti Si è conclusa con un’archiviazione l’indagine sul presunto abuso d’ufficio, mobbing e atti persecutori che la comandante della polizia municipale di Milazzo Gisella Puleo avrebbe compiuto a danno della sua vice, Pinella Italiano con tanto di querele e denunce. Tutto nasce da una serie di scontri interni al comando che culminarono nel luglio 2016 in una indagine a danno di Italiano che venne pedinata durate delle ore in cui era in permesso studio e venne accusata di “utilizzare i permessi per recarsi dal parrucchiere”. In quel caso Il giudice del lavoro del Tribunale di Barcellona condannò il Comune di Milazzo (la vice comandante dimostro di avere partecipato alle lezioni), annullando la sanzione disciplinare della sospensione di due mesi dal lavoro con privazione della retribuzione. A quel punto, però, scatta la denuncia per mobbing. La Procura da subito aveva fatto richiesta d’archiviazione per ben due volte e il caso lo avocò all’epoca il procuratore Emanuele Crescenti in persona per la delicatezza dei fatti. Nel dettaglio la sentenza ritiene che: «ritenuto che i fatti descritti e ricostruiti appaiono privi di rilevanza penale – scrive il gip De Marco -; che nessuna violazione di legge rilevante ai sensi dell’art. 323 c.p. (è l’abuso d’ufficio, n.d.r.) è ravvisabile nelle condotte contestate all’indagata o in quelle ricostruite; che la stessa vicenda del 5/7/2016 è priva di rilevanza penale dal momento che appare del tutto legittimo che una pattuglia della polizia municipale, per di più regolarmente in servizio, annoti la presenza di un funzionario della medesima polizia municipale che, dichiaratosi in permesso studio, svolga attività apparentemente incompatibili con il detto permesso; che, neppure, appaiono ravvisabili ipotesi di atti persecutori, non emergendo condotte in tal senso orientate, né, tanto meno, essendo queste riscontrate, non potendo le stesse essere meramente individuate nelle modalità organizzative del servizio». Quindi la conclusione: «pertanto deve essere accolta la richiesta di archiviazione». Al comando, però, le tensioni sono di casa. Nel tempo sempre più agenti hanno chiesto il trasferimento ad altre mansioni abbandonando la divisa. A colmare la carenza di personale sono arrivati recentemente cinque nuovi agenti assunti a tempo indeterminato dopo avere vinto un concorso. Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 6.116 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT