Capo Milazzo, Guardia di Finanza indaga sugli interessi di Rosario Pio Cattafi 27 Maggio 2022 Cronaca 10 Commenti Anche la Guardia di finanza vuole capire meglio degli interessi di Rosario Pio Cattafi – di recente condannato a 6 anni per la sua appartenenza a Cosa nostra barcellonese fino al marzo 2000 -, all’interno della Baia di S. Antonio a Capo Milazzo. Il caso scoppiò nei mesi scorsi dopo una inchiesta del giornalista Antonio Mazzeo e la presa di posizione di associazioni tra cui la “Rita Atria”. Le ripercussioni legate alla presenza ingombrante di Cattafi, pare abbiano avuto un peso anche nelle dimissioni di alcuni componenti della Fondazione Lucifero proprietaria di buona parte del promontorio e adiacenti a quelli di Cattafi I finanzieri della Compagnia di Milazzo – secondo quanto riporta la Gazzetta del Sud – hanno sentito persone informate dei fatti su delega della Procura di Barcellona. Cattafi, nell’estate dell’anno scorso, avrebbe inviato delle comunicazioni alla Fondazione Lucifero e ai vertici dell’Area Marina Protetta (che tutela quella zona) presentandosi come nuovo proprietario di terreni adiacente alle piscine di Venere, compresa la torre Saracena. La titolarità sarebbe stata confermata dopo una lunga causa civile tra privati sulla proprietà.. I terreni di Cattafi si affacciano sul mare e ospitano delle baracche. Queste, se ristrutturate assieme alla torre saracena, potrebbero consentire di avviare attività turistiche. Un business che si potrebbe rivelare molto redditizio. Dal marzo 2019 il promontorio è “Area marina protetta” e la baia di Sant’Antonio rientra in zona B. Questo significa che con le dovute limitazioni si possono effettuare l’ormeggio, il trasporto passeggeri e in parte anche la navigazione a motore, l’ancoraggio e la pesca ricreativa e sportiva, mentre c’è il divieto assoluto di svolgere la pesca subacquea e usare le moto d’acqua. Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 7.317 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT