Una bara bianca, centinaia di palloncini, ed una felpa blu depositata accanto ai fiori, quella che indossava quando regalava sorrisi ai ragazzi più piccoli dell’oratorio Giovanni Paolo II. Ieri pomeriggio San Filippo del Mela si è fermato per porgere l’ultimo saluto a Marika Cambria, la diciannovenne che ha perso la vita giovedì scorso nell’incidente stradale autonomo avvenuto sull’asse viario di Milazzo a bordo del suo scooter. La chiesa dell’Immacolata di Olivarella, la sua parrocchia, quella dell’Oratorio dove lei faceva l’animatrice per i più piccoli, si è rivelata, insufficiente a contenere le centinaia di persone che hanno voluto partecipare ai funerali.

Per abbellire la felpa Marika aveva scelto una immagine di Iron Man con un motto: “I limiti sono fatti per essere superati”. Uno sprone, in particolare, per i giovani “speciali” che popolano la parrocchia guidata da padre Stefano Messina che, proprio durante il suo intervento, ha detto: «Ti trovi nell’oratorio più bello: il paradiso. Gli angeli sanno volare ma tu puoi insegnare loro ad animare la vita».

«Siamo qui oggi non per piangere una ragazza che non c’è più, ma per celebrare la sua Pasqua, la resurrezione di una ragazza che ha donato la sua vita a Dio» – ha aggiunto durante l’omelia padre Stefano che l’ha definita una “giovane santa”».

I genitori di Marika in prima fila. La mamma abbracciava il cuscino rosa della figlia del quale non si è mai staccata dal giorno della tragedia. All’uscita tanti palloncini celesti e bianchi che sono volati nel cielo all’uscita del feretro, quasi a volere raggiungere Marika.