Sciopero ad oltranza. E’ stata questa la radicale decisione presa dai sindacati che operano all’interno della Raffineria di Milazzo dopo la riunione di ieri tra il coordinamento delle ditte dell’indotto e le aziende che sono subentrate alla Sicem nella manutenzione dei serbatoi e della manutenzione meccanica, alla presenza anche dei rappresentanti sindacali di Fiom, Fim e Uilm. Al centro la vertenza dei 150 operai ex Sicem che rimango senza lavoro. Lo sciopero va avanti da giorni e mercoledì scorso ha coinvolto anche i lavoratori diretti della Ram.

«Purtroppo non essendoci un’intesa con le rispettive ditte relativamente all’assorbimento degli operai ex Sicem – comunicano le segreterie Fiom, Fim, Uilm – prendiamo atto, con rammarico di dover assolutamente dare un segnale forte. Pertanto esortiamo tutto l’indotto ad aderire allo sciopero ad oltranza, al fine di ristabilire l’equilibrio occupazionale”.

«A distanza di 3 mesi dal loro licenziamento, ai 150 operai ex Sicem non è stata indicata alcuna certa prospettiva sul rientro in impianto, in aperta violazione di quanto previsto dagli Accordi d’Area in materia di tutela dei livelli occupazionali – affermano ancora i rappresentanti del Coordinamento – . La gravità di questa vicenda non riguarda solo la precarietà della condizione dei lavoratori ex Sicem, ma anche il principio che – malgrado le schermaglie – la Ram vuole affermare, ovvero che è finito il diritto alla piena occupazione per i lavoratori degli appalti. Questa vertenza è, quindi, l’emblema di un progetto di una profonda ristrutturazione dell’indotto, e di quello metalmeccanico».

 

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franco
franco
2 anni fa

i politici siciliani dovrebbero imporre al governo centrale una delocalizzazione della aziende statali dal nord alla Sicilia.Invece di trasferire le aziende con i loro mezzi produttivi dal sud al nord,Bisogna invertire il flusso. Inoltre una fiera per i vivaisti e i prodotti della terra a Milazzo?

franco
franco
2 anni fa

Bisogna trovare un’alternativa alla raffineria.Bisogna attrarre finanziamenti per una nuova imprenditoria. Assegnare i terreni dell’area industriale a nuove aziende produttive. Investire nella digitalizzazione vuol dire favorire aziende che possono fornire servizi anche ad aziende del nord.

antonino
antonino
2 anni fa

brutta situazione ma in tutta questa storia non ho ancora letto il motivo della esclusione da parte della RAM della ditta SICEM qualcuno lo vuole scrivere a chiare lettere ho e un omissis che non si ha da sapere cosa e veramente successo

Indotto
Indotto
2 anni fa
Reply to  antonino

Diciamo che c’è di mezzo la magistratura……

Onesto
Onesto
2 anni fa

. Mettetevi d’accordo basta guerra. Meeuuu

Cittadino Attento
Cittadino Attento
2 anni fa

Come mail la Sicem licenzia a Milazzo ma va a fare lavori all’estero nell’Europa dell’Est, come è possibile? Se una società è in crisi è in crisi in tutti i luoghi… qualcosa non mi torna…

Tony
Tony
2 anni fa

lo fanno moltissime aziende italiane da oltre 20 anni, chiudono qui ed espatriano perchè in Italia fallisci dopo un anno o due

Last edited 2 anni fa by Tony