Continua con successo il ciclo di presentazioni del libro “L’ultimo Romito” (ed. Lithos) scritto a sei mani da Diego Celi (chirurgo, autore di monografie scientifiche ma anche di saggi e di testi biografici), Enzo Basso (giornalista appassionato di archeologia, fondatore del settimanale Centonove) e Pino Privitera (già dirigente della Regione Sicilia, impegnato in studi e  ricerche storiografiche). L’incontro, moderato da Pina D’Alatri, si è tenuto alla chiesa di Santa Caterina di Messina. A portare i saluti sono stati mons. Giò Tavilla e Giovanna D’Amico, presidente Cif Messina. Sono intervenuti Raffaele Manduca e lo ieromonaco Alessio Mandanikiotis.

“L’ultimo romito” narra la vicenda umana e religiosa di Alessio Mandanikiotis un uomo, solo apparentemente fuori dal mondo. Racconta la storia del monaco ortodosso che vive nell’ eremo della Candelora, nei pressi di Milazzo, dove la civiltà bizantina ha lasciato tracce indelebili. «La testimonianza di fede dello jeromonaco è un atto di continuo coraggio e autenticità che ci invita a riflettere  sulla crisi spirituale dei nostri giorni e su una ferita sempre aperta che colpevolmente non vuole essere sanata: l’ecumenismo incompiuto», spiegano gli autori.