Si conoscerà lunedì il destino dei lavoratori Sicem licenziati dall’azienda mamertina all’inizio dell’anno per la perdita delle commesse alla Raffineria di Milazzo. Il 31 gennaio, infatti, la Ram renderà pubblico il nome della società che si è aggiudicata la gara triennale per realizzare lavori meccanici all’interno degli impianti. Secondo una prassi legata al patto d’area siglato con i sindacati la forza lavoro dovrebbe transitare con la nuova ditta ma i venti di burrasca che attraversano contrada Mangiavacca dopo il rilascio della nuova Aia con limiti ambientali ancora più stringenti, non danno più tante certezze. Nel 2022, infatti, si prevedono significati tagli al budget degli investimenti e, inevitabilmente, questo si ripercuoterà nella forza lavoro di cui necessiteranno le ditte.

Tra l’altro proprio oggi ai lavoratori Sicem è arrivata l’ennesima doccia fredda. La società ha ceduto l’intero pagamento delle sue prestazioni ad un istituto di credito locale (la banca, contestualmente, ha richiesto già il pagamento dell’importo ceduto) e non ha delegato la società petrolifera a pagare gli arretrati ai dipendenti che avanzano cinque mesi di stipendi come richiesto dalle forze sindacali e avvenuto con una tranche il mese scorso.

UGL CHIMICI. Sulle tensioni relative alla Ram è intervenuta anche l’Ugl Chimici:  «Lo scenario è cambiato. È finito il tempo nel quale il sistema autogenerava opportunità che era sufficiente cogliere – si legge in una nota – Siamo davanti a un processo complesso di trasformazioni che durerà anni, basta contrapposizioni. È indispensabile un coinvolgimento che vada dal settore privato, alle istituzioni, alla società civile, alle parti sociali, affinché la transizione energetica sia equa. Riteniamo, quindi, una buona notizia il nuovo tavolo tecnico, che si terrà a breve e al quale sono stati invitati i deputati nazionali del comprensorio».

 

 

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Milo
Milo
2 anni fa

La verità è che la RAM e quindi ENI abbiano approfittato della Sicem per mettere mano al loro macrabo piano di dimezzamento del personale indotto fregandosene di tutti i lavoratori e quindi innescando odio verso la stessa azienda alimentando odio dei lavoratori verso la Sicem, quando credo il vero problema è la RAM e sindacati. Maritate

David
David
2 anni fa

La Ram se non voleva creare problematiche al personale Sicem aspettava l’entrata della nuova ditta per poi procedere al cambio personale tra le due ditte. Forse questo non è stato fatto in quanto in questo momento serve un pochino di personale fuori a far proteste per ottenere una grazia sulle emissioni?

Ben Informato
Ben Informato
2 anni fa

L’informazione è ERRATA. NON È STATA LA SICEM a chiedere alla Ram di cedere il credito all’istituto bancario, bensì è intervenuto autonomamente l’istituto bancario per esigere l’importo di alcune fatture già scadute e anticipate dall’istituto stesso.