La protesta degli operai Sicem di fronte l'ingresso della raffineria di Milazzo (ARCHIVIO OGGI MILAZZO)Milazzo, operai della Sicem senza stipendio. La ditta esclusa dall’albo dei fornitori Ram. Tutti i dettagli 25 Gennaio 2022 Cronaca 14 Commenti Fuori dai cancelli della Raffineria, questa mattina a Milazzo hanno protestato in maniera pacifica i lavoratori della Sicem, azienda storica dell’indotto, che lamentano cinque mensilità non pagate e preoccupazione per il futuro. I PRESUNTI AMMANCHI. La Sicem non è più inserita nell’albo dei fornitori di fiducia della Raffineria di Milazzo. Con la conclusione naturale dell’appalto per la manutenzione dei serbatoi, un paio di mesi fa, la società mamertina non è stata nemmeno invitata alla nuova gara bandita per assegnare lavori meccanici da realizzare durante il prossimo triennio. La Sicem non avrebbe più i requisiti per ottenere committenze dalla Ram per il mancato rispetto del codice etico causato da uno scandalo legato a presunti ammanchi di materiali avvenuti nel 2016 durante una “fermata” (importanti lavori manutentivi che prevedono anche il blocco temporaneo di impianti). L’episodio avrebbe coinvolto sia personale della ditta ma anche della Ram. Addirittura l’anno scorso ci sarebbe stato il licenziamento di un proprio dipendente e provvedimenti disciplinari per altri, ed è sfociato in un processo attualmente in corso al tribunale di Barcellona. Alla Sicem, dopo la scadenza naturale dell’appalto per la manutenzione di serbatoi, è stato revocato un secondo appalto la cui scadenza era prevista il prossimo anno. A rischio, dunque, c’è il futuro di 150 lavoratori licenziati il 3 gennaio i quali sperano di essere riassorbiti in buona parte dalla nuova ditta che dovrebbe subentrare il prossimo mese. L’AGENZIA DELLE ENTRATE. La Sicem già nel 2020 aveva attraversato un momento di forte difficoltà. Grazie ad un accordo con l’Agenzia delle Entrate di Messina aveva evitato il fallimento salvando 240 famiglie. Con la firma della transazione era stato concesso alla ditta di Milazzo uno sconto di circa 10 milioni di euro di debiti tributari a cui sono stati aggiunte sanzioni ed interessi per un importo di altri 10. Un debito con l’erario di circa 52 milioni di euro (da pagare in 13 anni ) con un risparmio quindi di 20 milioni di euro con una transazione fiscale che aveva consentito lo stralcio di parte dei debiti tributari e la dilazione dei pagamenti nel contesto di un accordo di ristrutturazione del debito. I SINDACATI. «Era plausibile che la situazione della Sicem sarebbe potuta sfociare in una protesta – ha evidenziato il segretario generale della Cisl Messina, Antonino Alibrandi, ieri presente all’incontro con i rappresentanti sindacali dei lavoratori dell’indotto della Raffineria – avevamo anche comunicato alla Raffineria che ci sono tante famiglie allo stremo che non ricevono lo stipendio dallo scorso mese di ottobre. Mi auguro che la mobilitazione di questa mattina possa fare alzare il livello di attenzione e che la Raffineria, così come si era impegnata, possa sostituirsi all’azienda e liquidi direttamente le spettanze. Oggi è anche in condizioni di farlo perché ha già le buste paga». Sul tavolo anche il futuro della Raffineria e delle attività che ruotano attorno ad essa. «C’è la necessità di definire tutta la questione anche della nuova impresa che sostituirà la Sicem e che auspichiamo mantenga la di continuità di occupazione. Con la Raffineria occorre capire come questi lavoratori rientreranno nel ciclo produttivo, così da dare garanzia e stabilità. Il futuro della Raffineria è legato a tutto ciò che riguarda transizione energetica ma occorre che venga definitivamente fatta chiarezza sul futuro con una road map da parte della Raffineria, come abbiamo detto più volte, che deve dirci come intende affrontarla e con quali investimenti». «La Ram deve dimostrare di essere garante e aiutare questi operai – dice Pasqualino Rizzo della Uil – intanto facendo in modo che tutti possano avere le spettanze arretrate e che la ditta che subentrerà alla Sicem assorba il personale nel rispetto dei patti sindacali». Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 7.976 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT