Turismo, castello e sviluppo industriale. Il presidente Nello Musumeci questa mattina in visita ufficiale a Milazzo ha sottolineato la necessità che si pianifichino quegli interventi necessari per un rilancio, attraverso azioni di valorizzazione del Castello, ma an-che di beni culturali strategici come l’ex asilo Calcagno, la chiesa di San Papino e il patrimonio religioso.

Accolto a palazzo dell’Aquila dal sindaco Pippo Midili e dal presidente del consiglio comunale, Alessandro Oliva, presenti assessori e consiglieri e il deputato regionale Pino Galluzzo, Musumeci si è prima intrattenuto con i giornalisti e poi ha fatto un breve intervento in aula consiliare.

“Milazzo è di per sé una città vocata al turismo – ha detto il governatore della Sicilia – ma è fondamentale mettere tutto a sistema, “fare rete” tra operatori turistici, amministratori locali, istituzioni religiose. Sino ad ora questa sinergia è mancata anche se il turismo ha comunque determinato in questi anni un valore aggiunto. Il governo regionale è pronto a fare la sua parte coinvolgendo anche il territorio tirrenico”.

CASTELLO. Entrando nello specifico si è soffermato sul Castello, che poi è stato al centro del suo sopralluogo assieme agli amministratori locali. “La cittadella fortificata è un qualcosa di unico che va però meglio utilizzata, va rilanciata perché rappresenta una offerta importante della città. Col sindaco abbiamo affrontato questo aspetto concordando sulla necessità di pianificare la sua valorizzazione e di tutto il patrimonio di cui la città dispone”.

SAN PAPINO. Nel corso della mattinata, Musumeci ha anche visitato la chiesa di San Papino dove è in corso il restauro di un importante affresco e poi l’ex Asilo Calcagno a Vaccarella, che l’Amministrazione intende riqualificare e restituire alla pubblica fruizione come Museo del Mare. Il sindaco Midili ha informato il presidente dell’esistenza di un progetto già esecutivo e quindi si attendono solo le risorse per passare all’intervento concreto”. Sempre nel quartiere, Musumeci ha incontrato il presidente dell’associazione dei pescatori, Enzo Isgrò, il quale ha rappresentato i problemi della categoria e le azioni auspicate dalla marineria cittadina.

Prima di lasciare Milazzo, alcune “battute” sull’attenzione che il governo regionale sta dedicando al fenomeno del dissesto idrogeologico che interessa tutta la provincia messinese. “Questo è il territorio sul quale abbiamo speso quasi il 50 per cento delle risorse complessive. Del resto occorre attrezzarsi e cambiare il nostro modo di vivere. Non possiamo modificare la condizione climatica e la tutela del territorio deve essere la priorità”.

RAFFINERIA e A2A. Inevitabile anche un passaggio al polo industriale, anche per chiarire diverse posizioni non sempre veritiere che sono emerse. “Per quel che concerne A2a e l’investimento che si voleva realizzare alla Centrale di San Filippo del Mela, non è stato il governo ad essere contrario. La decisione adottata dal Comitato tecnico scientifico su quel progetto non è una decisione del-la Regione. Il Comitato, composto da professionisti autorevoli, opera in maniera autonoma e adotta scelte sulle quali la politica non può intervenire”.

Sulla crisi dell’area industriale di Milazzo e sul futuro assai nebuloso, Musumeci ha rilanciato l’appello già fatto in passato. “Le difficoltà del polo di Milazzo sono uguali a quelli di Siracusa. Il problema vero è che c’è la necessità di operare una riconversione. Non è più possibile il percorso delle Raffinerie che abbiamo conosciuto al momento del loro insediamento nella nostra regione. Le norma dell’Unione europea, dello Stato, parlano chiaro. Occorre cambiare rotta. Da par-te nostra c’è la volontà di accompagnare questo processo di riconversione, ma deve essere la Raffineria a chiedercelo. Noi non siamo i nemici dell’industria, ma non possiamo accettare che l’industria sia nemica della salute pubblica. Il mercato è cambiato, cambiano le esigenze, cambiano le norme e quindi è bene che l’industria si adatti a questo processo di cambiamento. Quando il management della Raffineria vorrà avviare un confronto con il governo siamo lieti di poterlo fare”.

“Ringrazio il presidente Musumeci per questa visita, breve ma importante per la nostra città – ha detto Midili – e ci siamo lasciato con la promessa di rivederci per affrontare altre questioni che come Amministrazione intendiamo affrontare. Ho avuto la conferma che il governo regionale crede molto nelle potenzialità di Milazzo ed è pronto a supportare i buoni progetti, le proposte che mirano ad accrescere l’appeal turistico, fondamentale volano per il rilancio dell’economia”

DIETRO LE QUINTE. Dopo il saluto in aula consiliare il sindaco Midili, con la spiccata ironia che lo contraddistingue, ha presentato al governatore Musumeci quello che ha definito “la mascotte del consiglio comunale”: il consigliere ottantatreenne Pippo Doddo. «Spero di arrivare alla tua età con questa vitalità» ha ammesso il presidente. Musumeci, invece, al consigliere Mario Sindoni, esponente del movimento “Diventerà Bellissima”, ha consigliato di tagliarsi i capelli: «Ca’ fari cu sti du’ spaghetti’ nta testa?». 

Musumeci, Doddo, Milidi

 

 

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Tony
Tony
2 anni fa

visita utilissima, citando Greta Thunberg “there is no planet B, there is no bla bla bla…”

Oratipassa
Oratipassa
2 anni fa

Musumeci non governerebbe nemmeno a casa sua

Stefano
Stefano
2 anni fa

Chiedo alla direttrice del giornale la quale colgo l’occasione per salutare se sarebbe opportuno se il giornalista mettesse la sua firma in fondo all’articolo scritto, d’altronde anche noi utenti ogni qual volta interveniamo lasciamo le nostre generalità

Carmelo
Carmelo
2 anni fa

Solita passerella elettorale per ricordare che tra qualche mese si vota , negli anni precedenti chi l’aveva mai visto!!!

Cruciani
2 anni fa

Vocazione turistica? Termine trito e ritrovo che vuol dire? Impegni finanziamenti e leggi questo si dovrebbe chiedere soprattutto normative chiare e leggere. Alla città fortificata non puoi piantare nemmeno un chiodo senza l’autorizzazione della Sovrintendenza e sappiamo che tempi e vincoli ci sono a volte corretti ma a volte demenziali.