Campagna comunale per l'utilizzo delle mascherine (FOTO OGGI MILAZZO)Covid e violazione della privacy, tredici cittadini denunciano il comune di Milazzo e chiedono un risarcimento 2 Novembre 2021 Cronaca 7 Commenti Tredici cittadini hanno denunciato il comune di Milazo per violazione della privacy in materia di Covid 19. Giovedì 11 novembre l’ente guidato dal sindaco Pippo Midili si dovrà presentare al tribunale di Barcellona per difendersi. Secondo quanto ricostruito da Oggi Milazzo, nella fase calda della pandemia sarebbe stata diffusa tramite whatsapp una lista dei contagiati (ben 41) i quali avrebbero ricondotto la fuga di notizie ad una grave mancanza degli uffici comunali. Oggi chiedono il risarcimento dei danni subiti visto che la lista, grazie agli inoltri, sarebbe rimbalzata su centinaia di smartphone. Chiedono nello specifico «il risarcimento del danno subito da lesione del diritto alla protezione dei dati personali e per ottenere la liquidazione in via equitativa del danno non patrimoniale in favore di ciascun ricorrente a seguito di trattamento dei dati personali non conforme al Gdpr, oltre al rimborso delle spese e dei compensi di lite». Il valore complessivo della causa è stato quantificato in 48 mila euro. Con la delibera 215/2021 l’amministrazione Midili si costituisce in giudizio all’atto di citazione promosso dai signori Arico + 12 e di nominare un legale impegnando la spesa di 5293 mila euro. All’epoca della lista dei cittadini positivi al coronavirus diffusa sul web fu oggetto di interesse della trasmissione Le Iene che sul proprio sito internet, nel novembre 2020, aveva raccolto l’appello di una cittadina milazzese, la quale aveva espresso preoccupazione per quanto accaduto soprattutto a causa della presenza di dati sensibili. A scrivere a “Le Iene”, infatti, era stata una persona che si era dovuta allontanare dall’ex compagno, denunciato per stalking: «Da allora -scriveva a Le Iene- ho cambiato indirizzo di casa e adesso ho paura che possa venire a sapere dove vivo». A riguardo il primo cittadino Pippo Midili aveva annunciato l’avvio di un’indagine: «Devo scusarmi con le persone affette dal virus – avevadetto – perché è stato diffuso, su whatsapp, un file contenente dei nominativi. Un file che, certamente, non avrebbe dovuto circolare per la città. Per questo il corpo di polizia municipale procederà all’identificazione e alla denuncia di quanto avvenuto». Ad oggi, però, non si conoscono i risultati dell’indagine. Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 6.568 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT