Siglato nella notte l’accordo tra sindacati e Gruppo Radenza per l’acquisizione di 12 punti vendita di Coop in Sicilia con i suoi 834 addetti. Tra questi il punto vendita Ipercoop del Parco Corolla che, secondo quanto annunciato, dovrebbe subire una riduzione dei metri quadri destinati alla vendita.

Paolo Andreani, segretario nazionale della Ultiucs, e Marianna Flauto, segretario Uiltucs Sicilia, spiegano che «dopo una lunga trattativa si è giunti finalmente a un accordo che garantisce tutti i lavoratori e offre prospettive solide alla rete di vendita. Sono state trovate le condizioni per sottoscrivere l’accordo quadro. L’intesa prevede l’impegno di Radenza a garantire i livelli occupazionali e salariali anche attraverso un adeguato piano di sviluppo con l’apertura di otto nuovi punti vendita, l’utilizzo degli ammortizzatori sociali e un adeguato piano d’incentivazione all’esodo».

Sono 12 in tutto i punti vendita interessati: quello a parco Corolla a Milazzo, poi nel Catanese i punti vendita presso Le Ginestre a Tremestieri, Katanè a Gravina di Catania, Le Zagare a San Giovanni La Punta e il supermercato a Bronte. Quindi a Palermo i due punti vendita nei centri commerciali Forum e La Torre a Palermo, assieme ai supermercati Sperlinga, Viale Del Fante e via Di Marzo. In tutto sono 843 i lavoratori coinvolti comprese 10 unità del personale di sede.

Nonostante la riduzione delle superfici di vendita nei punti più grossi come Forum e La Torre a Palermo, le Zagare nel Catanese, o a Milazzo e Ragusa, con una riduzione complessiva che passerà da 43.156 metri quadrati a 28 mila, saranno garantiti i livelli occupazionali attraverso varie leve.

«Sono stati ipotizzati infatti circa 194 esuberi  – spiega la Uiltucs – ma l’azienda ha preso l’impegno a ricollocare i dipendenti nella propria rete di vendita ma non oltre i 30 km dalla residenza dei lavoratori. Previsto un piano di investimenti strutturali da circa 25 milioni nel 2022. In particolare i nuovi punti vendita nel canale food e drug saranno otto e dislocati tra Catania, Palermo e Messina. L’accordo prevede un piano di incentivazione all’esodo volontario aperto a un massimo di 100 dipendenti full time e la cassa integrazione con l’impegno dell’azienda a integrare la riduzione del reddito”. Avendo stabilito con l’accordo quadro le garanzie complessive, adesso si aspettano le procedure di cessione del ramo d’azienda

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Tor Ferrara
Tor Ferrara
2 anni fa

Per l’ultima volta mi sono concesso un’acquisto al C.comm Torre Ingastone di Palermo il 27 Agosto, ma è stato un po come un ultimo desiderio prima dell’iniezione letale. Questo IperCoop chiude insieme a quello del Forum Palermo. A dimostrazione che i Radenza stanno facendo terra bruciata a Palermo.

Pinella Ieni-
Pinella Ieni-
3 anni fa

Che vergogna! Per avere un maggior guadagno si sacrificano gli impigati!! Il denaro aumenta sempre di piu nelle mani di chi gia’ ne possiede tanto , togliendollo a chi ne ha sempre meno!! Come si pensa di risollevare il Sud agendo in questo modo scorretto !! Ignobile comportamento!! Poi ci meravigliamo se i giovani fuggono !!

Dipendente Coop
Dipendente Coop
3 anni fa

Occhio a quello che scrivete, non sapete nemmeno di cosa state parlando. Le verità sono ben altre. Da gennaio ne vedrete (e ahimè ne vedremo) delle belle…

Davide
Davide
3 anni fa

Non cambierà nulla per la cittadinanza: prossimamente, invece di dire “andiamo all’Ipercoop”, si dirà “andiamo al Crai”. Dovremmo abituarci… 😉

Last edited 3 anni fa by Davide
Cittadino attento
Cittadino attento
3 anni fa

Queste sono le cooperative rosse,hanno ricevuto finanziamenti a fondo perduto per investire in Sicilia, uscendo dalla Sicilia dovrebbero restituire il tutto allo Stato, ma è solo utopia.

Antonio
Antonio
3 anni fa

Per la serie i comunisti sono dappertutto e si mangiano i bambini, Egr. Signore almeno questi prendevano lo stipendio puntualmente, invece alcuni signori dei supermercati delle città limitrofe per quello che hanno combinato dovrebbero stare in galera, saluti

Cittadino onesto
Cittadino onesto
3 anni fa
Reply to  Antonio

Cosa significa che prendevano lo stipendio, era la paga sindacale del loro onesto lavoro, che viene erogato da ogni datore di lavoro, io nel commento mi riferisco ad altro, poi mi spieghi anche perché le coop rosse pagano l’iva ad una percentuale inferiore dei consumatori e di tutti i cittadini.

Mario
Mario
3 anni fa

ma sei cittadino onesto o attento?

Cittadino attento
Cittadino attento
3 anni fa
Reply to  Mario

Conta il pensiero, ed il rispetto degli altri

Geordie
Geordie
3 anni fa

un sulu ci desuru u travagghiu?? spatti parrati. Che poi rimarra’a marchio COOP…per cui se il supermecato andra’ bene e non chiudera’ sara’ anche e soprattutto perche’ rimane COOP con quello che ne concerne in termini di visibilita’ e qualita’ dei prodotti.Ma le che ne sa….

Faccilodda
Faccilodda
3 anni fa
Reply to  Geordie

Guarda che il marchio non sarà più COOP ma si chiamerà “FRANCIS”, al limite potrebbe restare solo il marchio COOP ma NON ci saranno più i prodotti marchio COOP, FiorFiore COOP ecc ecc… e poi appena arrivati i nuovi proprietari cosa annunciano una riduzione della metratura del punto vendita, cioè addio a elettrodomestici, giocattoli, tessuti, piante, in prativa tutta la “striscia” a destra dell’ingresso sarà “tagliata… e non sarà l’unico taglio…