Il promontorio di Milazzo (FOTO OGGI MILAZZO)Milazzo, «Giù le mani dalla Baia di Sant’Antonio»: l’associazione antimafia Rita Atria sul “Caso Cattafi” 1 Ottobre 2021 Cronaca 10 Commenti I riflettori su Capo Milazzo non si spengono. In particolare sulla Baia di Sant’Antonio e sulle proprietà che vi insistono. A riscaldare gli animi e creare non poche perplessità è stata la notizia sui beni privati che insistono sulla punta più estrema del territorio mamertino, polmone verde del territorio. A denunciarlo un articolo a firma di Antonio Mazzeo pubblicato su un sito messinese che ha rivelato il nome del proprietario di alcuni immobili: l’avvocato barcellonese Saro Cattafi, già noto alle cronache per essere coinvolto in alcuni dei fatti di cronaca giudiziaria più controversi dell’isola. Militante nella Destra estrema, Cattafi è stato più volte indicato dalle cronache come anello di congiunzione tra crimine organizzato, massoneria e i servizi segreti deviati a cui comunque fino ad oggi hanno dovuto restituire anche i beni che gli sono stati sequestrati in passato. Attualmente è sotto processo a Reggio Calabria, dopo il rinvio della Cassazione a marzo 2017. Ad onor del vero, ad oggi, non vi sono progetti o iniziative che prevedano un recupero degli immobili o speculazioni che possano offendere il territorio, ma i riflettori sono puntati e si guarda con attenzione agli sviluppi. Nel silenzio delle istituzioni, della politica, dei sodalizi, a prendere posizione è stata l’associazione antimafie Rita Atria e la testata giornalistica antimafia “Le Siciliane”. «La Baia di Sant’Antonio di Milazzo quella che si trova a ridosso della chiesetta di Sant’Antonio – zona sic così come tutto il promontorio – è privata – scrivono – Ma non è solo un problema di proprietà privata. Uno dei proprietari è il “noto” (alla giustizia e anche a noi) Saro Cattafi. Nell’apprendere la notizia rimaniamo sconcertati e riteniamo grave tutta la vicenda così come la racconta benissimo Antonio Mazzeo nel suo documentatissimo articolo (LEGGI QUI). «Come Associazione antimafie Rita Atria e la testata giornalistica antimafie Le Siciliane ci impegneremo con tutte le nostre forze cercando di coinvolgere associazioni antimafie e ambientaliste, politici che si indignano e istituzioni competenti per aprire e portare avanti una lotta affinché possa divenire bene pubblico tutta la splendida Baia di Sant’ Antonio, paesaggio sottoposto a vincolo e soprattutto affinché certi nomi non possano in alcun modo offendere con la loro storia anche la bellezza di un paesaggio come quello della baia di Sant’Antonio….e passeggiando per la Baia non si può assolutamente dire al nipotino guarda che bello è proprietà di… Tutto ciò è molto indecoroso e immorale», sostengono a conclusione della nota stampa. Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 3.985 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT