Andrea Pruiti Ciarello

CAPO D’ORLANDO. Avrebbero di sicuro mostrato apprezzamento Casimiro, Lucio ed Agata Giovanna Piccolo di Calanovella, se avessero potuto contemplare quanta cultura, continua ad aggirarsi nel parco della loro villa alle porte di Capo d’Orlando, premiando gli sforzi del presidente del CDA della Fondazione a loro dedicata, Andrea Pruiti Ciarello e di tutto il Consiglio.

Il parco di Villa Piccolo, residenza dei baroni di Calanovella e attuale sede della Fondazione, infatti, come ogni Estate, è stato una location privilegiata per prestigiosi eventi, realizzati all’interno del complesso. Eventi che continuano anche nel mese di Settembre. Due in  particolare, quelli di punta, la mostra fotografica “Il tempo è come il respiro, 40 anni di fotografie”, di Giovanni Quattrone, dedicata al compianto critico e storico Aurelio Pes, per tanti anni membro del CDA della Fondazione, che sarà inaugurata  l’1 settembre alle 18.30 e sarà visitabile fino al 19 settembre e la presentazione del libro “Storia Massonica della P2” di giorno 12 Settembre, dello scrittore Federico Sinopoli edito da Tipheret. 

Giovanni Quattrone, è un fotografo professionista con un’ esperienza quarantennale maturata anche per agenzie di pubblicità ed Enti pubblici. “Casualmente siciliano”, come lui ama definirsi, si è occupato di marketing territoriale e le 50 foto che esporrà, sono una ricerca personale di anni. «Dedico la mostra ad Aurelio Pes – afferma Giovanni Quattrone – in quanto è stato il mio pigmalione. Ho scelto le foto, pensando a quelle che sarebbero piaciute maggiomente a lui. Gli sono stati assegnati due Agorà d’Argento per l’attività pubblicitaria. I suoi scatti mettono a nudo, i limiti, ma anche le forme impalpabili ed a volte incomprensibili della società odierna. Modus vivendi che sfuggono, tranne che all’osservatore attento, che continua a porsi domande, anche con la consapevolezza che non avrà alla fine tutte le risposte che potrebbe aspettarsi. 

Federico Sinopoli nella sua opera letteraria, porta il lettore a guardare da una angolazione diversa, cioè dall’interno, come gli aderenti al Grande Oriente d’Italia hanno vissuto l’esperienza gelliana e l’indifferenza dimostrata molte volte dalla classe dirigente massonica. Una visione del tutto nuova, in grado di aprire nuove prospettive e far guardare in un modo diverso l’intera vicenda».

 Entrambi gli eventi sono stati patrocinati dall’Assessorato Beni Culturali e dell’Identità Siciliana della Regione Sicilia, retto da Alberto Samonà.