«Compare, vaddasti a me zita?». E giù pugni e calci. Cinque contro uno. Perché “agli alberelli” funziona così. Parte l’amico e tutto il branco a sostenerlo. Naturalmente la solidarietà prende il sopravvento principalmente quando si tratta di dare “corpa” a qualche malcapitato che ha la sola colpa di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato. Scene che si ripetono sistematicamente ogni sera. Nei mesi scorsi le forze dell’ordine hanno effettuato servizi straordinari per sedare sul nascere le risse che erano diventate normalità nel fine settimana. Quasi sempre si tratta di gruppuscoli legati da origini. Nel caso di stanotte gli aggressori sarebbero stati “barcellonesi” ma poi ci sono “quelli di Fiumarella”, “gli albanesi”, “i tunisini”. L’ultimo episodio di rissa tra ragazzini è avvenuto stanotte, intorno alla una, “agli alberelli”, la pozione del lungomare Garibaldi che si affaccia sul municipio che di notte viene preso d’assalto da centinaia di ragazzi che fanno la spola con “i cavalli” a Piazza Caio Duilio.

Un giovane di diciotto anni di Milazzo è stato avvicinato da un ragazzo, a quanto pare un po’ “alticcio”, che lo avrebbe accusato della grave colpa di avere guardato la sua fidanzata. «Compare, vaddasti a me zita?». Un reato gravissimo per chi proviene da determinati ambienti con una retrocultura dove la “zita” è proprietà e “lo sguardo” oggetto di sfida («mi vaddasti? Chi problema ha?»). Il bollettino è di due feriti, il diciottenne e un amico di 15 anni che ha tentato di difenderlo guadagnando la frattura al setto nasale. Sul posto sono intervenuti pattuglie dei carabinieri della compagnia guidata dal capitano Andrea Maria Ortolani che hanno raccolto le denunce e l’ambulanza del 118.

A prestare soccorso ai feriti anche l’ex consigliere comunale Antonio La Rosa, presidente della “La Rosa Fondation”. «L’intervento provvidenziale del Nucleo operativo radiomobile della Compagnia dei Carabinieri ha evitato l’ulteriore aggressione del giovane con conseguenze ben più gravi, ed ha costituito incrollabile baluardo a garanzia della libertà e della pacifica convivenza civile nella città di Milazzo», ha scritto in una nota.

Le indagini dei carabinieri starebbero portando all’individuazione dei presunti colpevoli grazie anche all’ausilio di immagini e video che rischiano denuncia per aggressione.

 

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Felipe
Felipe
3 anni fa

Questo perché non hanno trovato di fronte due ragazzi che magari li rimettevano al loro posto. Sono i classici buddaci che si fanno gli scaltri con i più deboli. Avessero beccato due ragazzi come me e il mio migliore amico non so ch ed fine avrebbero fatto. Siete solo dei cagasotto ripeto che vi fate gli scaltri con i più deboli. Vergognatevi.

Tony
Tony
3 anni fa

certo che nel medioevo accadevano queste cose, come tante altre cose rozze e inumane: vorrei però ricordarti che siamo nel 2021

La Sicilia nel cuore
La Sicilia nel cuore
3 anni fa

@milazzese82, a te piace ciò che è diventata Milazzo? Risse architettate per ignoranza e/o noia e messe sui social, non siamo liberi di poter passeggiare in pace con i figli. Siamo ostaggi di questi delinquenti e della sporcizia presente in ogni angolo.

Mellow
Mellow
3 anni fa

Ringraziamo chi vende alcolici ai minorenni e chi pur sapendolo fa finta di niente. Perché si sa, siamo a Milazzo…
Privi di uscire per colpa di gente che dovrebbe controllare e non lo fa, permettendo a sti lordi di venire a Milazzo a creare danno e scompiglio

MisterX
MisterX
3 anni fa

E mentre loro si menano, le scostumate, a suon di scosciate vertiginose, salgono sempre di più sul loro piedistallo di Amsterdam