Vincenzo Ciraolo

Ritorna ad essere aperto il cancello che consente l’accesso alle Piscine di Venere di Milazzo. In questo momento ai turisti non è negata la possibilità di accedere. La situazione è ritornata alla normalità. Ieri mattina all’ingresso (LEGGI QUI) si era creata una lunga fila di persone che avevano raggiunto il Capo per passare la giornata all’interno dell’Area Marina Protetta. Ma ad accoglierli c’era il cancello chiuso. A mettere il lucchetto è stato Stefano Caminiti, amministratore della 2C-Service, la società che ha affittato dalla Fondazione Lucifero i locali del “Paradiso” con i terreni limitrofi. Terreni che nel tempo sono diventati di fatto sempre di più di fruizione pubblica, specialmente con l’istituzione dell’Area Marina protetta, ente con cui la stessa Fondazione ha siglato un protocollo per la fruizione dell’area naturalistica. Secondo quanto racconta Caminiti la sua società dovrebbe pagare un canone annuo di 77 mila euro per 28,5 mila metri quadrati (gli immobili sono stati rimossi al suo subentro, nel novembre 2018, in quanto abusivi) ma ben 18 mila sarebbero inutilizzabili in quanto area di passaggio per la scalinata che conduce alle piscine di venere o alle ex casermette dove l’Amp organizza manifestazioni (LEGGI QUI)

Intanto sulla questione arriva la puntualizzazione di Vincenzo Ciraolo, presidente della Fondazione Lucifero chiamata in causa sulla questione.

«Con riferimento alle recenti polemiche sorte sull’impedimento all’accesso del sentiero naturalistico che conduce alle “Piscine di Venere”, corre l’obbligo in capo alla Fondazione Lucifero, di fare chiarezza a tutela della propria immagine e dell’intero CdA. Chi oggi detiene le aree in questione era ben consapevole e contrattualmente edotto dello stato di fatto e di diritto nei quali il cespite è stato concesso in locazione, ivi compreso il passaggio – costituente un peso di natura pubblicistica – che nella mattinata di ieri è stato intercluso volontariamente dalla società locataria, per stessa ammissione del suo Amministratore.
Non è questa la sede, ma ben altra, nella quale valutare il metodo utilizzato dalla 2CService Srl, per sollevare il problema, tenuto conto che sono in corso trattative, che l’ultimo incontro tra la Fondazione e la Locataria si è svolto il 26.7. u.s. e che la proposta formulata ai fini della definizione della vertenza è stata dichiarata irricevibile all’unanimità nell’ultima seduta del CdA.
Ciò nondimeno, la Fondazione si è manifestata disponibile a trovare una soluzione condivisa e utile per entrambe le parti.
In merito alle ulteriori doglianze da parte dell’Amministrazione Comunale, si esprime rammarico alla luce del fatto che è nella consapevolezza di tutta la Comunità milazzese, la costante disponibilità della Fondazione per la libera fruizione delle bellezze naturali di Capo Milazzo. Peraltro le responsabilità di questi spiacevoli fatti erano ben chiari sin dall’inizio.
Consapevoli che l’accaduto possa aver creato preoccupazioni anche in vista degli eventi organizzati al Capo nei prossimi giorni, si coglie l’occasione per ricordare che la formale comunicazione è pervenuta a manifestazioni già iniziate e che per il futuro sarebbe bene che la Fondazione venisse informata per tempo in modo da potersi attivare tempestivamente, anche al fine di evitare l’insorgere di eventuali problematiche. In ogni caso questo CdA, che ha ereditato l’attuale situazione, ci tiene a rassicurare tutte le Istituzioni sul fatto che avvierà le iniziative necessarie per mettere a sistema tutte le problematiche in atto esitenti»

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Occhiata
Occhiata
3 anni fa

Caminiti ha chiuso avendono tutti i diritti e vi siete alterati tutti
La presunta AMP si è appropriata di mezza Milazzo, ha fatto una zonazione a convenienza e non per tutelare il fondale e costringe a PAGARE per entrare al capo. Questo va bene a tutti…che degrado e vergogna

Gianni
Gianni
3 anni fa

Si dovrebbe aprire un’inchiesta per saper cosa si fa alla Lucifero con i proventi dei canoni d’affitto dei terreni e degli immobili posseduti dal centro città alla piana che stanno andando in malora.
Forse questi proventi servono solo a pagare gli stipendi dei dipendi (circa 10) che non si sa di cosa si occupino e della dirigente?
Invito il CDA a fare un’operazione di trasparenza!!

uomodellastrada
uomodellastrada
3 anni fa
Reply to  Gianni

da quel poco che si sa e che ho letto da alcuni articoli qui in passato sono di più i dirigenti e consiglieri d’amm. che i dipendenti

Last edited 3 anni fa by uomodellastrada
pinotto
pinotto
3 anni fa
Reply to  Gianni

Il Sig. Gianni, nome evocativo, se vuole trasparenza può consultare il sito della fondazione e si accorgerà quante minchiate ha detto in 400 caratteri.

UnMilazzese
UnMilazzese
3 anni fa

Ohh, questa è bella!
Da quanto riportato da Oggimilazzo relativo a quanto dichiarato dal dottor Ciraolo, si direbbe che la Fondazione ha affittato i terreni alla società del Sig. Caminiti e che, sui terreni affittati quindi non più nella sua libera disponibilità legale, abbia fatto un accordo di una forma di fruizione con quella porcheria di finta AMP
La cosa mi pare illegale

Giuseppe
Giuseppe
3 anni fa

Siamo nelle mani di gente che chissa cos a nella testa

Capiciano
Capiciano
3 anni fa

La fondazione è pienamente responsabile e andrebbe commissariata. Non si capisce che tipo di contratto è stato stipulato con i locatari. Certo non si sarebbero sognato di chiudere Se no aversero avuto ragione.

giustino
giustino
3 anni fa
Reply to  Capiciano

questi capiciani si sentono padroni per nascita….per loro si dovrebbe lasciare tutto allo sbando come prima pur di fare quello che cavolo vogliono….menomale che non tutti i capiciani sono così, ma solo un gruppetto capitanati dal so tutto io.