La Commissione Valutazione impatto ambientale (Via) del Ministro della Transizione Ecologica ha recepito le osservazioni delle Associazioni ambientaliste della Valle del Mela, condivise anche dal Comune di Monforte San Giorgio, in merito alla necessità di “rottamare” gli impianti alimentata ad olio combustibile all’interno della Centrale Termoeletrica A2A appena questi saranno fermati per avviare la riconversione a metano.

La Commissione, infatti, ha chiesto alla società di integrare il progetto di “Polo della transizione energetica e dell’economia circolare”, prevedendo un un piano di smantellamento e relativo cronoprogramma con tanto di  modalità di dismissione di tutti i componenti da rimuovere o bonificare.

A2A – che aveva già anticipato l’intento nel corso di un forum organizzato a Milazzo lo scorso 13 luglio – nella documentazione integrativa, ha dichiarato che procederà alla demolizione della ciminiera alta 210 metri, quella da 100 metri, delle due caldaie da 320 Mw e delle due caldaie da 160 Mw, con i relativi impianti collegati. Inoltre saranno bonificati e rimossi i serbatoi con gasolio e olio combustibile denso.

«I tempi di smantellamento previsti dalla società sono abbastanza lunghi, prevedendo un piano globale della durata di 8 anni – dichiara peppe Maimone, presidente dell’associazione ambientalista Adasc – chiederemo al ministero di ridurre i tempi; questo rappresenta un risultato storico per la Valle del Mela, dal punto di vista ambientale, sanitario e paesaggistico».

In realtà, il piano di riconversione da 450 milioni di euro è legato al rilascio delle autorizzazioni che daranno il via alle operazione di riconversione. A2A le attende dal 2019. Addirittura questo mese l’assessorato regionale al Territorio ed Ambiente ha bocciato l’impianto Forsu inserito nel progetto di rigenerazione della centrale di contrada Archi che avrebbe consentito di lavorare 75 mila tonnellate annue di umido producendo biogas.

«Non c’è piano B, se le autorizzazioni non arriveranno entro fine anno il progetto di riconversione in “Polo della transizione energetica e dell’economia circolare” potrebbe essere compromesso e il futuro degli impianti e della forza lavoro potrebbe essere tutt’altro che roseo», ha precisato durante il forum l’amministratore delegato d A2a Renato Mazzoncini, confermando che il progetto di realizzare un termovalorizzatore a San Filippo del Mela è definitivamente tramontato.

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FRANCESCO
FRANCESCO
3 anni fa

CARI SIGNORI NO INTERESA A NESSUNO LA NOSTRA VITA CIO’ CHE STA E’ SUCCEDERA’ E SOLO UNA QUESTIONE DI SOLDI E DI CHI AVRA’ LA COPERTURA POLITICA MAGGIORE PER ACCAPARARSI IL LAVORO QUALUNQUE ESSO SIA ,NOI SIAMO NUMERI STOP

Onnep
Onnep
3 anni fa

Smontate tutto e andate via, vogliamo una pineta sul mare e aria pulita. Abbiamo dato per 50 anni vivi e morti, andate altrove se vi fanno mettere piede.

Bah
Bah
3 anni fa
Reply to  Onnep

Così il telefono per scrivere super commenti lo ricarica con l’energia emanata dai pini.

Onnep
Onnep
3 anni fa
Reply to  Bah

Abbiamo l’impianto solare dentro questo schifo e 40 pale eoliche sui nebrodi, in zona abbiamo dato, poi morti che vivi.

giovanni
giovanni
3 anni fa
Reply to  Onnep

ciao certo il mondo sta cambiando si va verso nuove fonti di energia ed e sacrosanto ma qualcosa purtroppo dovrà essere fatta non si può sempre dire no ha tutto altrimenti tu quando vai a casa in questa stagione estiva no puoi accendere il condizionatore il frigo per dissetarti e soprattutto non puoi usare il telefonino che sicuramente ti e indispensabile e poi la macchina ho la moto per andare in giro rifletti rifletti perché non è cosi semplice avere tutto senza dare niente certo il tutto con la massima sicurezza ciao in bocca al lupo.

Vita padre madre
Vita padre madre
3 anni fa
Reply to  Onnep

Dai risposte propio come il tuo Nike name

carmelo
carmelo
3 anni fa
Reply to  Onnep

Parla senza avere la minima cognizione dei fatti, ma sa leggere l’articolo, o da aria alle corde vocali?

Tony
Tony
3 anni fa
Reply to  Onnep

sono d’ accordo, solo per smantellare e bonificare tutto sto mega impianto ci saranno almeno dieci anni di lavoro e stipendi per oltre 50 mila persone , il paese si risolleverà dalla disoccupazione