Ventimila euro per ripristinare l’impianto di videosorveglianza comunale. E’ l’ennesimo annuncio dell’amministrazione comunale di Milazzo sul ripristino dell’impianto che però, evidentemente, non si riesce a sistemare. Nel dicembre scorso erano stati stanziati diecimila euro per ripristinare l’impianto sempre alla ditta TCN Telecomunicazioni srl di Milazzo assicurando il «ripristino della funzionalità della rete, compresa la sostituzione degli apparecchi guasti o mancanti perché nel tempo sono stati oggetto di furto o atti vandalici».

Il 12 gennaio l’amministrazione comunicava che l’obiettivo era stato raggiunto in quanto «riparte la videosorveglianza comunale» e che la ditta incaricata stava per procedere alla manutenzione straordinaria dell’impianto e «aveva ripristinato già 16  delle 32 telecamere non funzionanti» e nelle prossime settimane «completerà il quadro sostituendo le apparecchiature mancanti». 

Il 14 marzo – sempre il comune – spiega però che «16 attivate su 32 disponibili presentano ormai le ottiche consumate per il tempo ed il mancato utilizzo» e  dopo «la verifica» di dicembre ed oggi siamo in condizione di dire che attraverso una rivisitazione si stanno mettendo a punto tutte le telecamere».

Dall’annuncio agli interventi sono trascorsi quattro mesi e ora si annuncia un investimento di ulteriori 20 mila euro. «L’ultimo monitoraggio effettuato dai tecnici ha fatto rilevare la funzionalità di 24 apparecchiature – assicura in un comunicato di Palazzo dell’Aquila –  mentre le rimanenti 8 sono irrimediabilmente danneggiate e quindi saranno sostituite. Con questo intervento l’attività di videosorveglianza dovrebbe finalmente ritornare alla normalità».

IL sindaco Pippo Midili assicura: «La sicurezza della città passa attraverso un efficiente sistema di videosorveglianza che oltre a rappresentare un deterrente ad azioni illegali fornisce un importante contributo alle forze dell’ordine in occasione di episodi criminosi». Annuncia, inoltre, l’intenzione di implementare la videosorveglianza del territorio non solo attraverso la sistemazione dell’attuale impianto ma sfruttando le opportunità offerte dal Ministero dell’Interno attraverso dei protocolli con le varie prefetture.                               

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giovanni
giovanni
3 anni fa

Buon giorno abbiamo problemi a gestire una spesa di ventimila euro e come facciamo con la spesa del nuovo litorale di ponente,dell’ascensore che va da Vaccarella al Borgo,al nuovo porto turistico in marina Garibaldi ed altri progetti lanciati che non ricordo.Prima di lanciare mega progetti strutturiamoci per quelli piccoli come far funzionare 20 semplici telecamere e poi per quelli grandi FORSE ??

uomodellastrada
uomodellastrada
3 anni fa
Reply to  giovanni

hai ragione , ma intanto i soldi per fare “il galà dei porti ” si trovano….

Peppe
Peppe
3 anni fa

Formica era noto per i suoi silenzi che voleva colmare gli ultimi due giorni di campagna elettorale. Midili,invece, si da subito si identifica negli sproloqui soprattutto via web. Annunci…. annunci….annunci… queste benedette telecamere non ne possono più di essere nominate a sproposito. Nel frattempo ha nascosto il mare con le bancarelle. Un affare!!

Sorvegliante
Sorvegliante
3 anni fa

Per la manutenzione, non aveva ne previsto e ne formato addetti all’utilizzo e sorveglianza dei monitor.
Non vorrei che si metta un Pinco pallo a spiare i cittadini di milazzo !

Sorvegliante
Sorvegliante
3 anni fa

Ma ci sono gli addetti all’utilizzo delle telecamere?! Perché suppongo vi sia bisogno di una centrale operativa, con personale qualificato e sopratutto rispettoso della Privacy dei cittadini.
Se non ricordo male, il motivo per cui , non è mai andato a regime è proprio, pefche l’amministrazione, che aveva deciso di acquistare ed installare le telecamere, oltre alla mancanza di previsione