Villa Vaccarino (FOTO OGGI MILAZZO)Milazzo, Italia Nostra: «Sindaco, restituisca i Giardini di Villa Vaccarino alla città» 10 Luglio 2021 Cronaca 5 Commenti «Sindaco, restituisca i Giardini di Villa Vaccarino alla Città». E’ l’appello che fa Italia Nostra al primo cittadino Pippo Midili con una lettera aperta. L’adozione del verde ad uno studio legale che si era impegnato di manutenzionare i giardini della villa di proprietà del comune non è mai piaciuta all’associazione guidata da Guglielmo Maneri. Sin dal 6 giugno 2018 quando l’amministrazione comunale firmò la concessione utilizzando il “Regolamento comunale per l’adozione di aree pubbliche e arredi urbani”. La Convenzione tra comune e lo studio legale – secondo quanto si legge nel documento di Italia Nostra – prevedeva: – la tutela e il mantenimento delle ”specie arboree di rilevante importanza ornamentale, paesaggistica e storico-ambientale” lì raccolte; – il periodico taglio delle erbe infestanti, una volta al mese; – la realizzazione di aiuole tematiche, la concimazione manuale e i trattamenti fito-sanitari, la potatura, la sagomatura e l’irrigazione, la manutenzione del prato e dell’impianto di irrigazione; – il ”consolidamento e ripristino dello stato originario della fontana”; – l’esecuzione di piccoli interventi di manutenzione relativi a cordoli, cigli, muretti perimetrali, recinzioni”. In quell’occasione Italia Nostra mostrò dissenso parlando di «strisciante privatizzazione». «Purtroppo avevamo ragione – si sostiene nel polemico documento – Oggi il risultato è sotto gli occhi di tutti: i Giardini – si sostiene – sono sempre stati chiusi ad eccezione di eventi pubblici; ben poco rimane dell’ assortimento di piante esotiche originarie sostituite da banali piante comuni; la fontana è disattivata, la vasca prosciugata e riempita di sassi, l’impianto idrico in rovina; opere di manutenzione non se ne sono viste da tempo e le erbe infestanti vengono rimosse da chi deve svolgervi un’iniziativa (presentazione di libri, ecc…): cordoli, cigli, muretti perimetrali, recinzioni sono in stato di evidente degrado con evidenti rischi di sicurezza». In realtà lo studio legale non ha ottenuto la gestione dell’immobile e delle iniziative organizzate all’interno, ma solo la cura del verde. Bisogna tenere in considerazione che per un anno a causa del covid si è fermato un po’ tutto. Italia Nostra, però, non arretra: «Chiediamo – che si revochi la concessione in base all’ art. 5 della Convenzione (ovvero mancato rispettto di quanto previsto); – che si proceda alla ricostituzione del ”Giardino Storico”: ripristino delle specie arboree e dei vialetti, sistemazione della vasca e della fontana; – che si riapra il giardino alla pubblica fruizione valorizzandolo come Parco Verde Urbano». Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 2.316 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT