Salvatore GittoTransizione energetica e termovalorizzatori, nel dibattito interviene il Pd di Milazzo 5 Luglio 2021 Cronaca 6 Commenti Il Circolo Pd di Milazzo – in comunicato a firma del segretario del Pd locale, Salvatore Gitto – s’interroga sul il tema del ciclo dei rifiuti che è tornato prepotentemente al centro del dibattito politico, a seguito della pubblicazione del bando pubblico della Regione Sicilia, per la realizzazione di due termovalorizzatori. Il tema della transizione energetica, inoltre, sarà al centro di un convegno organizzato dal Partito Democratico che si terrà a Milazzo a settembre. «Come circolo Pd di Milazzo, crediamo sia giunto il momento di accantonare tutte le posizioni ideologiche che ognuno ha, legittimamente, tenuto finora, per giungere ad una soluzione sostenibile ed in linea con i principi dell’economia circolare – si legge in una nota del circolo – La nostra Regione sconta un ritardo più che trentennale nell’impiantistica per il trattamento dei rifiuti, e più si resta fermi, più il divario con le altre regioni aumenta, e ricorrere a tecnologie che non chiudono il ciclo dei rifiuti, non fa altro che peggiorare questa situazione. Fortunatamente negli ultimi anni anche il Governo centrale ha indicato percorsi, già suggeriti in ambito europeo, che vanno nella direzione dell’economia circolare e dell’end of waste, e ciò ha permesso la nascita di impianti sempre più tecnologicamente avanzati, che riescono a trasformare in materie prime e seconde frazioni della raccolta differenziata che fino a pochi anni fa non avevano speranza di una seconda vita, vedi ad esempio gli impianti per il riciclo dei pannolini». Secondo la nota di Gitto «è questa, a nostro parere la strada da seguire anche in Sicilia, dotare cioè la Regione di tutti quegli impianti che reimmettono in circolo quello che viene scartato dalle utenze, dagli impianti per la digestione dell’umido che produce metano e compost, alla raccolta e trasformazione della plastica, grande problema quando viene dispersa nell’ambiente, e a tutte le altre frazioni recuperabili, che, dati alla mano, possono raggiungere anche il 90% della massa totale. La nostra non è una posizione ideologicamente contraria alla termovalorizzazione, lo diventa nei fatti in quanto non è una tecnologia che chiude il ciclo dei rifiuti, necessitando in ogni caso di discariche per lo smaltimento delle ceneri. Auspichiamo quindi che si apra un ampio dibattito fra tutte le componenti che si occupano della materia, mettendo al primo posto il bilancio ambientale di ogni scelta, che, inevitabilmente avrà ricadute anche sugli aspetti occupazionali, economici e di qualità della vita». Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 1.698 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT