Da sinistra il presidente della Camera di Commercio Ivo Blandina e il sindaco Pippo Midili (FOTO OGGI MILAZZO)Milazzo, rivoluzione ai Molini Lo Presti: entro il 2023 nascerà un polo multifunzionale (con un teatro) 1 Giugno 2021 Cronaca 6 Commenti Trenta mesi e il volto dei Molini Lo Presti dovrebbe rivoluzionare non solo il porto mamertino ma tutta Milazzo. Uffici portuali, un teatro, albergo, ristorante. All’interno dei vecchi Molini dovrebbe nascere un polo multifunzionale in una posizione strategica grazie alla riqualificazione dell’edificio frutto di un finanziamento del Ministero delle Infrastrutture per l’importo di 7 milioni e 720 mila euro, risorse previste dal Programma di azione e coesione complementare al Pon “Infrastrutture e reti” 2014-2020. E’ quanto comunicato dal presidente della Camera di Commercio di Messina, Ivo Blandina nel corso della conferenza stampa tenutasi questa mattina al Comune di Milazzo, assieme col sindaco Pippo Midili. Blandina ha anche evidenziato che in atto non esiste una progettualità dell’opera che si intende realizzare, ma che già dalla prossima settimana sarà a Milazzo, per operare in sinergia con gli uffici di palazzo dell’Aquila un esperto del settore, l’ing. Maurizio Cociancich di Trieste, alla predisposizione del progetto esecutivo finalizzato alla realizzazione di un polo multifunzionale, all’interno di un edificio strategico per Milazzo, collocato non solo nell’area portuale, ma anche in area Zes, al fine di promuovere il turismo e l’economia dell’intero territorio. “Con la realizzazione del progetto, da effettuare entro dicembre del 2023 – ha concluso Blandina – si avrà di fatto la ricucitura delle fila di un tessuto produttivo e sociale, e pertanto una piccola rivoluzione anche nelle attività portuali, con lo spostamento del commerciale sul pontile di Giammoro e le attività connesse ai collegamenti passeggeri nel bacino del porto, con il conseguente potenziamento pure dell’attrattiva turistica, non escludendo interesse anche per altri importanti settori produttivi. Lo sviluppo di nuove imprese sarà reso possibile anche grazie all’attività svolta dalla Camera di Commercio di Messina”. Il sindaco Midili, in premessa ha dato merito a «coloro che nel tempo hanno avuto un ruolo e una parte attiva alla positiva definizione dell’istanza di finanziamento», evidenziando però che «fondamentale per consentire la partecipazione al bando del Ministero è stato l’inserimento, avvenuto nel 2013, della riqualificazione dei Molini, nel programma triennale delle opere pubbliche del Comune di Milazzo». Ribadendo poi che non esiste alcun elaborato, né tantomeno grafici di esso (non c’è collegamento con lo studio presentato una ventina di anni fa dall’architetto Pagliara), ha precisato che in atto si può soltanto parlare di “proposta progettuale” che contiene alcune indicazioni che possono rappresentare la base dell’intervento. “Un progetto strategico di integrazione tra la città e l’ambito portuale – ha aggiunto Midili – in quanto in grado di creare un centro gravitazionale unico e non dispersivo per le attività al servizio dei turisti. E l’idea è quella di inglobare tutta una serie di attività a supporto della portualità che attualmente si trovano sul Molo Marullo e disperse in altre localizzazioni del centro cittadino e che grazie alla nuova infrastruttura potranno trovare collocazione migliore e liberare spazio per attività più strettamente connesse con la presenza in banchina. Questa concentrazione diminuirà in modo significativo il traffico e fornirà un punto di riferimento preciso all’utilizzatore dei servizi in una collocazione privilegiata nel contro della città”. «Nessuna demolizione dei Molini, sia chiaro – ha concluso – ma solo una riqualificazione per rendere funzionali gli spazi che comprenderanno una combinazione di destinazioni d’uso pubbliche (infrastrutture per i trasporti, ma auspico anche un teatro) e private (albergo, ristorante, uffici di rappresentanza e commerciali). L’intervento sarà eseguito in partenariato pubblico-privato, tenuto conto che il progetto complessivo ammonta a 18 milioni di euro e dal Paec ne abbiamo ricevuti poco meno di 8». DIETRO LE QUINTE. Non chiamatela “Porta del Mare”. Il sindaco Pippo Midili durante la conferenza stampa ha sottolineato che questo progetto, di fatto, nulla ha a che fare con quello del passato. Per evitare fraintendimenti, all’ennesimo richiamo alla “Porta del mare”, rivolgendosi a Blandina, Midili ha sentenziato: «Io la chiamerei in maniera diversa». Il primo a parlare della realizzazione di un polo multifunzionale nei primi anni 2000 è stato l’ex primo cittadino Nino Nastasi il quale acquistò i molini per fare quello che oggi, di fatto, diventerà realtà. L’anno scorso, invece, Giovanni Formica ha firmato il protocollo con la Camera di Commercio di Messina risultato determinante. Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 3.968 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT