L’ex sindaco Giovanni Formica (FOTO OGGI MILAZZO)

«Sono davvero felice che il progetto sui Molini Lo Presti, presentato dalla mia amministrazione la scorsa estate in collaborazione con la Camera di commercio di Messina che ha messo a disposizione i tecnici, sia stato finanziato dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti per quasi 8 milioni». Ha commentato così l’ex sindaco di Milazzo Giovanni Formica la notizia del finanziamento ottenuto dal Comune nell’ambito del programma di azione e coesione complementare al Pon “Infrastrutture e reti” 2014-2020 per dare una nuova vita ai Molini Lo Presti, uno degli immobili di pregio dell’ente, nel cuore del porto. All’interno è prevista la nascita della “Porta del Mare”, per fornire servizi innovativi ai turisti crocieristi ed in transito verso le Isole Eolie. Un progetto complessivo di 18 milioni di euro di cui 10 milioni messi a disposizione da imprese private che già hanno manifestato interesse.

Nino Nastasi (FOTO OGGI MILAZZO)

INVESTIMENTI PRIVATI. Cinque in tutto le proposte che hanno ricevuto le risorse e 30 quelle escluse. «Un autentico successo – ha commentato Formica soddisfatto che ciò che ha seminato durante la sua legislatura sta, lentamente, dando i frutti – ed un personalissimo orgoglio per avere investito tempo e risorse umane in un’attività faticosa e dagli esiti assai incerti».
Per la prima volta, quindi, si apre la strada ad un intervento di recupero e rifunzionalizzazione di questo bene strategico per lo sviluppo della città grazie ad una sinergia pubblica-privata che sarà agevolata dall’inserimento di Milazzo avvenuto nel corso della passata legislatura nelle cosiddette Zes, Zone economiche speciali, che consentono gli imprenditori di ottenere importanti benefici economici se vi investono. Si può, finalmente, parlare concretamente della realizzazione della “Porta del mare” come immaginata dal centrosinistra milazzese nel corso di un ventennio e della restituzione del molo Marullo alla fruizione dei cittadini in chiave turistico-ricettiva. «Un riconoscimento – continua Formica – va tributato, ovviamente, a Nino Nastasi che, per primo, ebbe l’intuizione che quel fabbricato dovesse restare in mano pubblica e lo acquistò sottraendolo alle mire speculative di quegli anni, ancora non sopite».

IL PROGETTO. I nuovi spazi comprenderanno una combinazione di destinazioni d’uso pubbliche: museale (1.700mq) e infrastruttura per i trasporti (700 mq); e private: ricettiva (hotel e ristorazione, circa 2.500mq), uffici di rappresentanza (ca. 800mq) e commerciale (ca. 3.200mq). In sostanza, una nuova stazione marittima dotata di negozi, strutture ricettive, ristoranti e una sala utilizzabile per conferenze, meeting, ed eventi, Un’ampia zona sarà invece destinata alla creazione di un museo del Mare, simbolo del patrimonio storico navale, archeologico, etnografico, naturalistico della città e della Regione Sicilia.

AGGIORNAMENTO. Soddisfazione è stata espressa anche dal presidente della Camera di Commercio di Messina, Ivo Blandina. «Siamo lieti dell’approvazione del progetto presentato dal Comune di Milazzo e del quale l’Ente camerale ha curato la progettazione – afferma  Blandina – il cui fine principale è la riqualificazione urbanistica e funzionale del porto, per fornire servizi innovativi ai turisti crocieristi e in transito verso le Isole Eolie e ai cittadini. Si tratta di un progetto strategico di integrazione tra la città e l’ambito portuale, in quanto in grado di creare un centro gravitazionale unico e non dispersivo per le attività al servizio dei turisti. L’idea è quella di contribuire in modo sostanziale alla creazione di un polo multifunzionale al fine di promuovere il turismo e l’economia dell’intero territorio. Obiettivi che saranno realizzati mediante il risanamento e il restauro conservativo degli edifici “Molini Lo Presti”».

 

 

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Chiaro
Chiaro
3 anni fa

L’amministrazione Formica?????? Ma la finisciiii ………Scrivi la verità, progetto dell’amministrazione Nastasi…………ma tu ————lasciamo perdere va

Solo
Solo
3 anni fa

Chissa’ quanto costera’ ancora alle tasche dei Milazzesi dopo tanti processi !!

Antonino
Antonino
3 anni fa

ma non si doveva dare alla Capitaneria di Porto che è tumulata in quel buco vicino al circolo d. tennis??

Nicola Petrina
Nicola Petrina
3 anni fa
Reply to  Antonino

C’è spazio anche per la capitaneria nel progetto di Nastasi.

Antonino
Antonino
3 anni fa
Reply to  Nicola Petrina

per la capitaneria ci vuole tutto lo stabile, non solo una parte

Nicola Petrina
Nicola Petrina
3 anni fa
Reply to  Antonino

7400 mq solo per la capitaneria? Forse un po’ eccessivo…poi ci vorrebbe un servizio di autobus interno per spostarsi tra gli uffici

Antonino
Antonino
3 anni fa
Reply to  Nicola Petrina

sono anche pochi, è un Compamare, solo per i mezzi ci vuole tutto il piano terra

milazzese
milazzese
3 anni fa

Un progetto sbilanciato sul privato. 5700 mq per hotel ristorante e locali commerciali contro 1.700 mq di museo.
Un progetto che nessuno ha visto e che dà il mulino ai privati che così non hanno nemmeno bisogno di comprarlo. Non vedo che cosa ci sia da festeggiare. Se si volevano costruire alberghi, locali commerciali e ristoranti tanto valeva venderlo almeno il comune avrebbe incassato.

Nicola Petrina
Nicola Petrina
3 anni fa
Reply to  milazzese

La proprietà resta pubblica, i privati pagano canoni di affitto , come in qualunque grande stazione ferroviaria. Il progetto Pagliara Porta del Mare è stato presentato in varie conferenze e premiato dall’università di Urbino. E il progetto ovviamente esiste, sennò che cosa ha finanziato il Ministero?
La porta del mare è l’ultima idea di sviluppo e futuro per milazzo, dopo quella intuizione si è parlato solo dei gabinetti a san papino….

Peppe
Peppe
3 anni fa
Reply to  Nicola Petrina

Petrina non sarebbe male fare dei gabinetti pubblici a San papino come in altre zone della città altrimenti i turisti che porterà il progetto mulino continueranno a pisciare in tutti i vicoli della città e in piena Marina Garibaldi scavalcando il muretto. Si faccia promotore invece di sfottere.

Nicola Petrina
Nicola Petrina
3 anni fa
Reply to  Peppe

Non sto sfottendo. Sbaglio o per una settimana la politica ha dibattuto su un gabinetto abbandonato in piazza san papino?
https://www.oggimilazzo.it/2021/05/11/milazzo-un-water-abbandonato-a-san-papino-diventa-un-caso-politico-tutta-colpa-dei-nemici-del-sindaco/
Facciamo i bagni pubblici nella città (potremmo riaprire quelli di fronte al comune intanto). Ma se oltre a guardare il quotidiano, provassimo a volare un po’ più alto con l’immaginazione, forse avremmo meno problemi e non ci sorprenderemmo quando capo d’orladno attira più turisti di milazzo.

Antonino
Antonino
3 anni fa
Reply to  Nicola Petrina

come per le autostrade, lo stato mette i soldi e i privati gestiscono: andiamo bene…

massimo
massimo
3 anni fa

Formica ha avviato per il finanziamento,Nastasi acquisto’ con il supporto di Merlino. Ma cosa fa la politica di oggi? Lascera’ decadere tutto con scuse varie e assortite per coprire un confronto col nulla. Meditiamo milazzesi, meditiamo. Oggi con buona pace di tutti gli amministratori onesti, non si riesce ad avere certezza neanche dell’acqua corrente. Altri slanci nei tempi passati.