Pubblichiamo una lettera giunta in redazione scritta da un lettore di Oggi Milazzo che vuole ricordare la figura del professore Bartolo Cannistrà deceduto ieri ad 81 anni. Cannistrà, per decenni docente al Liceo classico Impallomeni di Milazzo, ha presieduto la Società Milazzese di Storia Patria, Italia Nostra, fondato la testata “La Città” e la Lute (Università terza età). E’ ritenuto uno degli ultimi intellettuali di Milazzo che ha contribuito a tenere viva la fiammella della cultura in città. I funerali si terranno oggi, mercoledì 19 maggio, alle 16,30, al santuario di San Francesco di Paola di Milazzo.

Caro Direttore, ho appreso dal suo giornale la scomparsa del Prof. Lino Cannistrà , approfitto della sua ospitalità per porgere le mie più sentite condoglianze alla famiglia. Lino oltre ad essere mio  coetaneo eravamo compagni di scuola alle medie. Sin da allora tutti i compagni avevamo una comprensibile ammirazione per Bartolino che era il migliore. Nel tempo i nostri destini si sono divisi Lui ha fatto il classico io ed altri compagni  materie meno impegnative più pratiche. Lui no con l’aiuto della famiglia divento quello che tutti noi abbiamo apprezzato come filosofo dalla cultura immensa che ha trasfuso al Liceo classico ai tanti discepoli.

Con Lino ci incontravamo occasionalmente  d’estate sulle strade del Capo dove abitavano i suoi genitori poi, ricordo il suo intervento al Rotary di Milazzo il 20 luglio 1990 in occasione di una conviviale da me organizzata con il Rotary Bergamo Ovest  per i festeggiamenti del 130° anniversario della battaglia di Milazzo. Quella sera al Covo del Pirata  Il compianto  Prof. Cannistrà con un altro professore di Barcellona noto latinista   di fronte ai Bergamaschi  ( Bergamo è Città dei Mille ) hanno dato prova di grande cultura impressionando gli ospiti  tra cui  un discente diretto  del Gen. Dell’Ovo garibaldino di grande fama.

Caro  Direttore, di Lino  a Milazzo si parlerà ancora per molto e per certi versi può essere paragonato ad un altro grande della cultura Milazzese, il prof. Peppino Pellegrino.  

Nel rinnovare il cordoglio personale e quello della mia famiglia alla vedova e alle figlie del mio caro compagno , ringrazio ancora una volta Lei ed il suo giornale per l’accoglienza che vorrà dare al mio rammarico e assieme agli amici di sempre. Cordialmente

Salvatore Trio