Nessuna risposta. Nessuna soluzione da studiare insieme. Nessuna riunione per definire le regole della ripartenza. I ristoratori e i liberi professionisti milazzesi non ci stanno più. Sfiniti da quattordici mesi di chiusura alzano il tono della voce. «Siamo – precisano – contro il governo regionale, che non si è opposto a nessuna delle scelte ministeriali neanche all’ultima settimana di zona arancione nonostante un Rt basso e contro i politici regionali». Un grido di rabbia che nulla adesso può placare. E che prenderà forma giovedì 13 maggio, quando alle 11, scenderanno in piazza non solo per protestare ma per fare i nomi di chi in questi mesi ha solo scelto la strada del silenzio. Il loro urlo, questa volta, si sentirà forte e chiaro fino a quando non verrà aperto un dialogo per individuare una soluzione definitiva. La riapertura è ormai vicina e in un momento così delicato nulla può essere lasciato al caso. «E’ fondamentale – dicono – programmare tutto nei minimi dettagli per evitare nuove chiusure. Prima fra tutti – dicono – deve scendere in campo la Regione. Deve individuare e stanziare fondi per consentire una ripartenza migliore e definitiva. Attaccheremo tutti quelli che fino ad oggi non hanno fatto nulla per aiutarci».

La manifestazione pacifica è in programma in via Marina Garibaldi nei pressi della statua “Luigi Rizzo”. Un’assemblea di protesta che coinvolga tutte le partite iva e i lavoratori colpiti dalla cattiva gestione pandemica ed economica siciliana. Ad essere colpiti non sono soltanto i settori di ristorazione, wedding, palestre e cultura ma l’intera economia locale. Non vanno, infatti, escluse le attività di abbigliamento, estetica, parrucchieria, spettacolo e intrattenimento.

«Le persone coinvolte in questa crisi – scrivono i promotori della manifestazione – rappresentano una grande fetta della nostra società, che comprende famiglie, persone e giovani che stanno pagando un prezzo elevato con conseguenze permanenti in termini economici e sociali, dei quali nessuno ad oggi sembra preoccuparsi. E’ proprio per questo che non riteniamo adeguate le misure fino ad oggi prese da una classe politica troppo distante dai veri problemi dei territori in cui è stata eletta».

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Luigi rizzo
Luigi rizzo
3 anni fa

Pure a me Luigi rizzo mi devono riempire di minchiate mah

Mlazzisi
Mlazzisi
3 anni fa

I vigili sono i primi che dovrebbero mbucciarsi. Sono mesi che siamo in zona arancione e consentono a chiunque di venire a Milazzo e farsi i suoi comodi. Preferiscono passeggiare e fare le multe per il disco orario (ma non a chi conoscono)o stare comodamente seduti in macchina e mettere l’autovelox…Anziché verificare che non ci siano assembramenti. Sono una vergogna

Razzo cinese
Razzo cinese
3 anni fa
Reply to  Mlazzisi

Hai ragione non balunu

piera
piera
3 anni fa
Reply to  Mlazzisi

Caro di cosa ti meravigli?? Uno di loro che ora si sente chissà’ chi , anni fa faceva scontrini in una … SIAMO ALLO SBANDO!!!

Mi sono rotto
Mi sono rotto
3 anni fa
Reply to  piera

Una massa di poltrona che ci manteniamo da anni

Piero
Piero
3 anni fa

Vorremmo che fossero presenti anche i vigili urbani , con a capo la comandante , per spiegare i tanti dinieghi che sta firmando in un periodo così critico per la nostra città !! Nella vita bisogna capire i momenti ed essere “umani” soprattutto !!!

Milazzese
Milazzese
3 anni fa

Ma finitela che i soldi li avete fatti
Ma quali 14 mesi di chiusura
Sempre a lamentarsi

pizza margherita
pizza margherita
3 anni fa

Totale complessivo (tasse versate) 0,00!
Totale complessivo sovvenzioni a fondo perduto ricevute, agevolazioni, sgravi fiscali….e cu u sapi, tuttu ‘mbucciatu e ‘mbuccatu