Lunedì prossimo ricorrerà il 60° anniversario della scomparsa del Capitano Pilota Massimo Scala, pioniere delle Frecce Tricolori. Per l’occasione il Museo Etnoantropologico e Naturalistico “Domenico Ryolo” e la Società Milazzese di Storia Patria ne ricorderanno la figura attraverso una serie d’iniziative che culmineranno con la pubblicazione del libro intitolato “Tra cielo e mare, momenti e figure della storia aeronautica di Milazzo”, quinto volume della collana “I quaderni del Museo Ryolo”.

«Il libro – affermano i volontari della struttura museale di via Impallomeni – trae spunto dalla tragica morte del capitano Scala per ripercorrere con dovizia di dettagli l’intero rapporto della nostra città con l’Aeronautica militare, dal pionieristico volo di Roland Garros, che nel 1912 fece tappa proprio a Milazzo durante la sua ardita impresa aeronautica tra Tunisi e Roma (fu il primo collegamento di due continenti per via aerea), all’istituzione lungo la banchina portuale di via dei Mille di un idroscalo militare da parte della Regia Marina (1916), che avrebbe ospitato gli idrovolanti sino al secondo conflitto mondiale. Per giungere infine al recente sacrificio del cap. Francesco Spoto, cui il Comune di Milazzo ha intitolato una via nel 2014».

Ampio spazio sarà dedicato ai bombardamenti aerei del 1943 ed alla figura del gen. Stefano Trimboli: memorabili la sua trasvolata dall’Italia agli USA assieme agli “Atlantici” di Italo Balbo (1933) e la partecipazione alla leggendaria Istres-Damas-Paris, che gli valse nel 1937 una seconda medaglia al valore aeronautico. Viene quindi passata in rassegna la figura del cap. Massimo Scala, il cui profilo biografico, corredato da un abbondante corredo fotografico, viene impreziosito dalle testimonianze di chi vi lavorò fianco a fianco, come lo specialista Roberto De Simone, cui si deve la denominazione “Frecce Tricolori” data alla Pattuglia Acrobatica Nazionale, di cui lo stesso cap. Scala fu il primo leader o capoformazione che dir si voglia: fu proprio De Simone, nella qualità di capo-velivolo, ad accogliere l’aviatore milazzese a Rivolto quando il 1° marzo 1961 si costituirono formalmente le Frecce Tricolori. Prezioso completamento del lavoro di ricerca la fantastica immagine a colori proveniente dall’archivio di Luigino Caliaro, illustre fotografo ed esperto aeronautico, che immortala il cap. Scala proprio al suo arrivo all’aerobase friulana di Rivolto.

«Il volume ed alcune altre iniziative di corredo – riferiscono i volontari di Storia Patria – vogliono rappresentare un omaggio sincero ed affettuoso al cap. Massimo Scala ed a tutti quei milazzesi che hanno onorato l’Aeronautica militare italiana o che per essa hanno perso la vita. Per questo motivo non finiremo mai di ringraziare lo “Studio Grillo, commercialisti e consulenti del lavoro” per il generoso sostegno economico in questa nostra iniziativa editoriale, preziosa sponsorizzazione senza la quale non avremmo potuto onorare la memoria di questi nostri illustri concittadini».

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Salvo
Salvo
3 anni fa

Complimenti per l’iniziativa, tanti ricorderanno la sua villa di residenza al capo di Milazzo, dove si potrebbe proporre di diventare museo dell’aeronautica militare.

Antonino
Antonino
3 anni fa

è un vero peccato: Milazzo era un immenso aeroporto naturale, come ben riportato dall’ articolo, proprio nell’ area dove ora vi è la raffineria nel 1912 fece tappa proprio a Milazzo il pionieristico volo di Roland Garros, coraggioso pilota francese , durante la sua ardita impresa aeronautica tra Tunisi e Roma, primo collegamento di due continenti per via aerea

Onesto
Onesto
3 anni fa

Io ero piccolo e lo conosciuto era sempre al borgo dalle zie mi ricordo pure quando è successo l’incidente ero nella 3 elementare anche il funerale ho ancora in mente ricordo triste

Solo
Solo
3 anni fa

Dovreste farlo conoscere meglio ai milazzesi