il fondatore di “Amaranca” Santo Romeo (al centro) coi figli Marco e AntonelloLa Sicilia vince l’Oscar degli amari, assegnato ad Amaranca il “World Liqueur Awards” a Londra 26 Aprile 2021 Nei Dintorni Marco e Antonello Romeo col premio La Sicilia vince l’Oscar degli amari. E’ stato assegnato ad “Amaranca” il World Liqueur Awards 2021, uno dei premi più ambiti del settore come “migliore amaro del mondo”. Il liquore, prodotto sull’Etna, si è aggiudicato la Medaglia d’Oro nella prestigiosa competizione internazionale che si è svolta a Londra nei giorni scorsi. “Siamo particolarmente felici di questo riconoscimento – spiega il fondatore Santo Romeo – per noi rappresenta non soltanto un importante traguardo, un prezioso punto di arrivo, ma soprattuto un momento di crescita e ulteriore partenza per continuare ad esportare in tutto il mondo i sapori del nostro amato vulcano”. “Amaranca”, l’Amaro Nobile dell’Etna, è nato nel 1998 grazie all’intuizione, al gusto e all’esperienza di Romeo, che coltivava da anni nel suo cuore il desiderio di creare il primo amaro siciliano a base di arancia selvatica amara attraverso la lavorazione del frutto, a cui aggiungere erbe officinali e radici raccolte sulle pendici del vulcano. Ad ispirarlo un suo avo, Don Totò, che nella Sicilia del dopoguerra era dedito alla coltivazione degli agrumi e all’estrazione degli oli essenziali (cosiddetta “i’spiritara”). Oggi è un’eccellenza dell’isola e la punta di diamante dell’azienda e i dettagli della ricetta e degli ingredienti rimangono “top secret”. Per i figli del fondatore, i fratelli Marco e Antonello Romeo, si tratta di “una scommessa vinta, che soddisfa il lavoro fatto in questi anni con grande passione e determinazione per fornire ai consumatori un composto 100% made in Sicily che nel tempo potrà affermarsi ancora di più come fiore all’occhiello nell’ambito dell’offerta alcolica autoctona”. Amaro al punto giusto, grazie alla presenza della zucchero che si avverte a malapena, il caramello si mescola con le note frizzanti delle erbe e delle radici etnee completando il gusto dell’arancia, predominante ma non invadente; un finale da rabarbaro, corretto al grado alcolico di 30°: l’inconfondibile sapore e l’avvolgente profumo hanno stregato le papille gustative dei numerosi esperti della giuria del concorso inglese, cui partecipano decine di aziende di prodotti alcolici da tutto il pianeta divise per categorie. Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 1.807 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT