Il pm Emanuela Scali della procura di Barcellona ha chiesto al Giudice per le indagini preliminari del Tribunale, Salvatore Pugliese, una proroga di ulteriori sei mesi  per fare luce sulla presunta compravendita di loculi al cimitero di Milazzo. Nel mirino c’è Filippo Lo Schiavo, presidente della società di mutuo soccorso Natale Puglisi assieme ad altri 39 indagati. Il suo legale Vincenzo Isgrò ha già presentato opposizione. L’inchiesta “caro estinto” punta i riflettori sulle compravendite avvenute tra il 2018 e i 2019 che sarebbe avvenuta – secondo l’accusa – in maniera illegale. (LEGGI QUI I DETTAGLI). Lo Schiavo è accusato di associazione a delinquere, corruzione, peculato e induzione indebita. A distanza di tre mesi mesi, inoltre, il Tribunale del riesame di Messina non si è espresso sul ricorso presentato dalla procura che chiede l’applicazione di misure cautelari per coloro che sono ritenuti i presunti artefici dell’associazione a delinquere.  L’udienza si è tenuta l’11 gennaio. La procura barcellonese, infatti, ha impugnato l’ordinanza con cui il gip nega la misura cautelare dell’arresto in carcere nei confronti di Filippo Lo Schiavo; quella degli arresti domiciliari per i suoi collaboratori Martina Cappellano, 25 anni, Giuseppe Napoli, 58 anni e dell’imprenditore Giuseppe Marchese, 57 anni; l’obbligo di dimora per Franco Russo, 63 anni, consigliere comunale di Fratelli d’Italia.

LA LETTERA DI LO SCHIAVO. In attesa di sviluppi Filippo Lo Schiavo, dirigente d’azienda in pensione, autore di una pagina facebook “La Zotta” in cui lanciava moniti e sferzava commenti sui fatti politici cittadini mettendo in evidenza “fatti e misfatti” locali, ha affidato una lunga difesa in una lunga lettera di cinque pagine spedita in questi giorni ai soci infrangendo il suo «comprensibile e riservato silenzio» tracciando il lavoro svolto nei trentaquattro anni in cui avrebbe svolto la funzione «modestamente e umilmente». Una presidenza mai «censurata né dai soci né dalle autorità competenti al controllo».

Secondo Lo Schiavo il «peccato originale» di tutta l’inchiesta che va avanti da 30 mesi sta nel fatto che la società Natale Puglisi non sarebbe mai stata concessionaria di servizi cimiteriali (avrebbe ottenuto solo una «mera autorizzazione edilizia») e dunque le condotte a lui ascritte «devono essere considerate solo nell’ambito strettamente privatistico e gestionale» e non da «incaricato di pubblico servizio». Non esisterebbe alcun tipo di  sistema illegale di vendita dei loculi cimiteriale poichè le somme in più versate dai soci per aggiudicarsi un posto nell’antica cappella “Puglisi” erano formalmente un «contributo straordinario destinato al recupero architettonico ed edilizio ed al restauro della più preziosa delle nostre cappelle societarie risalente al 1889».  

La parte finale è dedicata all’ex sindaco Giovanni Formica con cui non è mai corso buon sangue. Sostiene, in sostanza, che se i cittadini sono stati costretti ad acquistare loculi è da addebitare all’ex amministrazione poiché non avrebbe dato corso alla delibera della Giunta Pino del dicembre 2014 con cui si concedevano i terreni cimiteriali per la costruzione di nuove cappelle alle società di mutuo soccorso. «Sono stati costruiti solo 35 locali comunali a fronte di circa 400 decessi l’anno», conclude Lo Schiavo.

LEGGI LA LETTERA DI LO SCHIAVO: CLICCA QUI

Subscribe
Notificami
guest
9 Commenti
Newest
Oldest Most Voted
Inline Feedbacks
View all comments
CLAUDIA BIONDI
CLAUDIA BIONDI
3 anni fa

Ognuno di noi ha una storia che si porta dietro per tutta la vita. Sarà probabile che quella di Lo Schiavo ed altri non sia proprio esemplare come si vuole artatamente rappresentare

comune cittadino
comune cittadino
3 anni fa

Resto in attesa di un dietro le quinte…….

Birbone
Birbone
3 anni fa

È bello grosso come quello di priapo

RACHELE
RACHELE
3 anni fa

L’ ex sindaco, secondo me, si è voluto “vendicare” di tutte le volte in cui il signor Lo Schiavo lo ha smascherato nella sua bassezza, incompetenza e arroganza politica. Sono certa che la giustizia farà il suo corso e la verità salterà fuori.

Birbone
Birbone
3 anni fa
Reply to  RACHELE

Siamo messi male eh

EREBO
3 anni fa
Reply to  RACHELE

DICI?

Mary
Mary
3 anni fa
Reply to  RACHELE
Favuri
Favuri
3 anni fa
Reply to  RACHELE

Quindi l’ex sindaco, avrebbe dovuto trasgredire le leggi per fare un favore al signor Lo Schiavo? Questo è il modo in cui pensate sia corretto amministrare? Fare favori per essere rieletto, senza stare alle leggi ed al corretto operato.
Magari dando un centinaio di incarichi per far contento chi ha portato i voti alle elezioni, bravi ! Poi vi lamentate che le cose vanno male…

Giusy
Giusy
3 anni fa
Reply to  Favuri

Purtroppo è così che si fa politica negli ultimi anni, basta guardare chi siede fra i banchi del consiglio comunale,ecco perché sta andando tutto in malora.Spero che presto gli elettori si rendano conto che dando il volo a questa gente fanno solo danno alla collettività