Lungomare di Ponente (FOTO CARLO GIAMBO')Milazzo, ma siete sicuri che la rivoluzione sul Lungomare di Ponente non si farà? 4 Marzo 2021 Cronaca 20 Commenti L’ultima volta che i milazzesi restarono di stucco fu il 2009 e a guidare la città c’era Lorenzo Italiano. Da mesi si ipotizzava un progetto ritenuto all’epoca fantascientifico: la trasformazione di una delle strade principali di Milazzo in un’isola pedonale permanente. Il settimanale Centonove pubblicò l’esclusiva mesi prima. Titolò: Piazza Medici. Nonostante il giornale fosse molto seguito, non accade letteralmente nulla. Quando arrivarono le prime ruspe i milazzesi e una determinata parte politica si svegliarono e si resero conto che si trattava di una delle rare volte in cui le chiacchiere diventano realtà. Oggi guai a toccare il salottino di Milazzo popolato da famiglie, ragazzini e novelli yuppies. La riqualificazione del lungomare con un ambizioso progetto da 14 milioni di euro che segnerebbe per sempre il futuro di Milazzo con l’abbattimento dello stadio comunale Marco Salmeri, del Palazzetto di via Tukery e del poligono di tiro ha avuto lo stesso trattamento. Scetticismo, ironie, polemiche che animano i social. C’è chi difende lo stadio perché la fatica per ottenere l’intitolazione si rivelerebbe vana. I tifosi (?) perché la squadra locale di cui si sono perse le tracce non avrebbe un rettangolo di gioco in cui disputare gli incontri. Alcuni ritengono che il tiro a segno essendo area militare sia intoccabile; gli sportivi ritiengono che l’amministrazione avrebbe dovuto coinvolgerli prima di definire il progetto. Ma perché il progetto del lungomare di Ponente (e forse anche quello di convogliamento delle acque della Piana da 18 milioni) potrebbe diventare una realtà? Formalmente si tratta di una riqualificazione a tutela delle coste soggette ad erosione e la richiesta di finanziamento è stata presentata al Commissario di Governo contro il dissesto idrogeologico che è uno dei pochi organismi che ha soldi cash a disposizione. Si parla di tanti soldi che devono spendere per evitare che ritornino al mittente. Se il progetto definitivo redatto con la collaborazione dello studio Ufo superasse gli scogli burocratici e politici porterebbe a casa i fondi in tempi ragionevoli, dando il via alla gara per i lavori. Le condizioni ci sono tutte: lo stesso colore politico dell’amministrazione Midili e del governo regionale; i vertici dell’ufficio del commissario guidati da Maurizio Croce che guardano di buon occhio le vicende milazzesi; deputati regionali desiderosi di lasciare un segno anche in vista delle elezioni all’Ars a cominciare dal milazzese d’adozione Pino Galluzzo. Non ci sono certezze ma, questa, volta le chiacchiere potrebbe trasformarsi in opere concrete. Ma come diceva il compianto giudice Santi Licheri di Forum: “chi vivrà vedrà”. Gianfranco Cusumano Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 5.506 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT