Nessuno scossone in consiglio comunale. E’ stato dichiarato inammissibile il ricorso presentato al Tar dall’ex assessore Giovanni Di Bella con il quale chiedeva il riconteggio di una cinquantina di schede elettorali che, a suo giudizio, sarebbero state determinanti nella mancata riconferma a Palazzo dell’Aquila. Una decisione che – a dire il vero – era nell’aria e non stupisce gli addetti ai lavori visto che la linea seguita dai giudici del Tribunale regionale amministrativo è quello di evitare il più possibile l’apertura di simili “maglie elettorali” poichè ad ogni tornata si recano alle urne decine di comuni.

Secondo l’estensore della sentenza, Agnese Anna Barone, le prove a supporto del ricorso sarebbero state troppo vaghe. «Seppure è attenuato l’onere della prova in materia elettorale, le censure dedotte devono essere sostenute almeno da qualche riscontro oggettivo – si legge. –  quale ad esempio le contestazioni contenute nei verbali elettorali, dovendosi escludere che il ricorso elettorale possa limitarsi alla formulazione di censure generiche, ipotetiche e sfornite di qualsiasi principio di prova, volte ad ottenere, tramite l’attività istruttoria del giudice, il riesame delle operazioni di scrutinio e l’eventuale correzione dei risultati elettorali».

Ad opporsi al ricorso sono stati i consiglieri Rosario Piraino e Alessia Pellegrino difesi dall’avvocato Candeloro Nania a cui Giovanni Di Bella dovrà rifondere le spese legali per complessivi duemila euro.

Il collegio è stato composto da Francesco Brugaletta (Presidente),  Agnese Anna Barone (Consigliere, Estensore), Salvatore Accolla (Referendario).

 

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Lulu
Lulu
3 anni fa

Peccato, sicuramente sarebbe stato molto più produttivo di Piraino e soprattutto di Pellegrino. Quest’ultima vediamo se in cinque anni parlerà almeno una parola. Gli faranno leggere qualche interrogazione al massimo. Piraino può leggere qualche documento, perché quando apre la bocca non si capisce proprio niente!

Last edited 3 anni fa by Lulu
Veritas
Veritas
3 anni fa

Direttore…….ma questo non è stato trombato???

Alceste
Alceste
3 anni fa

Questa è l’ironia della democrazia.
Uno dei pochi galantuomini passati da quegli scranni mandato a casa da Mister Arancino e gentile signora.
Spesso quando si tocca il fondo si risale, a Milazzo invece si sente bussare da sotto.
Sic transeat gloria mundi.

Veritas
Veritas
3 anni fa
Reply to  Alceste

Cara signora, le ricordo che questo galantuomo abbandono’ Formica una settimana prima della presentazione delle candidature e lui decise di candidarsi in quella lista,

Alex
Alex
3 anni fa

Game over…… se non capisci l’inglese…. a casaaaaa

Jack
Jack
3 anni fa

Ma certo che c’è rimasto male….se non ci fosse stata la riduzione dei consiglieri comunali da 30 a 22, i milazzesi avrebbero eletto pure lui.
Praticamente lo stesso consiglio comunale dei tempi di Formica….
Meditate gente, meditate….

Cittadino
Cittadino
3 anni fa
Reply to  Jack

Legge elettorale inadeguata, eleggono un consigliere comunale con 80 voti e ne lasciano fuori uno con 400 ed avete il coraggio di chiamarlo trombato!