I carabinieri in via Pezza del Pioppo (FOTO OGGI MILAZZO)Risolto il giallo del cadavere carbonizzato di Scaccia, arrestato un pregiudicato milazzese. Ecco la storia 16 Novembre 2020 Cronaca 3 Commenti VIDEO. Lo avrebbe ucciso per sottrargli la pensione appena riscossa. Nel corso della notte è stato arrestato l’uomo che avrebbe ucciso un anziano ritrovato carbonizzato il 29 luglio in via Pezza del Pioppo, nella zona Scaccia della Piana di Milazzo. Si tratta di Ettore Rossitto 56 anni, pregiudicato di Milazzo, ritenuto responsabile del delitto di omicidio premeditato e distruzione di cadavere di Giovanni Salmeri, pensionato 73enne. Gli inquirenti hanno setacciato 10 mila ore di filmati ripresi dai numerosi sistemi di video sorveglianza presenti nella zona. I Carabinieri del Comando Provinciale di Messina hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Barcellona, su richiesta della locale Procura della Repubblica (Sostituto Procuratore Rita Barbieri e dal Procuratore della Repubblica Emanuele Crescenti), nei confronti di Ettore Rossitto, classe 1964, pregiudicato di Milazzo, ritenuto responsabile del delitto di omicidio premeditato e distruzione di cadavere, commesso in pregiudizio di Giovanni Salmeri, pensionato 73enne. L’arresto nasce dagli esiti delle indagini svolte dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Messina, con il supporto della Compagnia Carabinieri di Milazzo, dopo il ritrovamento del cadavere carbonizzato di un uomo, avvenuto il 29 luglio 2020, nei pressi di una discarica abusiva in località Scaccia di Milazzo. L’uomo aveva varie ferite d’arma da taglio; le prime indagini sull’evento risultarono particolarmente difficoltose in quanto il corpo della vittima era irriconoscibile e, a seguito del sopralluogo, furono ritrovati solo un cappellino parzialmente bruciato, un portafoglio con 1 euro, tre mazzi di chiavi e un coltellaccio da cucina, ma non vi erano documenti identificativi, né effetti personali utili a dare un nome al defunto. L’autopsia ha rivelato come l’uomo, caucasico, alto 1,65, prima di essere dato alle fiamme era stato attinto da almeno 11 coltellate al petto, all’addome e alla trachea, verosimilmente utilizzando il coltello con lama di 20 cm. rinvenuto sulla scena del crimine. Nel corso delle successive indagini, i Carabinieri hanno proceduto alla visione e analisi di più di 10 mila ore di registrazione di filmati estrapolati da oltre 40 telecamere di numerosi sistemi di videosorveglianza pubblici e privati della zona. L’ attività ha consentito di individuare, nella mattinata del 28 luglio, il transito, lungo la strada conduce al luogo in cui è stato ritrovato il cadavere, di un ciclomotore con a bordo due uomini, uno dei quali, il passeggero, vestiva un cappello con visiera di colore verde simile a quello repertato sul luogo del delitto e un abbigliamento compatibile con i frammenti di vestiti rimasti indosso al cadavere bruciato. Mettendo a sistema tale scena con ulteriori immagini tratte da altre telecamere della zona, si è avuto modo di individuare una densa colonna di fumo proveniente dal luogo del delitto, compatibile con l’incendio del cadavere e, poco dopo, il passaggio dello stesso ciclomotore, questa volta con a bordo il solo conducente, da una strada proveniente dal luogo dell’omicidio. Partendo da alcuni elementi distintivi del ciclomotore e del casco del conducente, gli investigatori sono riusciti quindi ad individuare un fotogramma tratto da un’ulteriore telecamera dove era possibile rilevare la targa del mezzo e, in questo modo, giungere all’identificazione del proprietario: Ettore Rossitto; l’uomo è stato sottoposto a monitoraggio e ciò ha consentito di accertare i suoi pregressi rapporti di conoscenza con Giovanni Salmeri, soggetto che risultava irreperibile da tempo, sebbene nessuno ne avesse denunciato la scomparsa. L’identificazione del cadavere di Giovanni Salmeri è avvenuto proprio a seguito dell’accesso eseguito dagli investigatori nella sua abitazione, effettuata utilizzando uno dei mazzi di chiavi rivenuti sulla scena del crimine. L’uomo viveva da solo e in pessime condizioni igienico sanitarie e i vicini confermavano di non averlo più visto sin dal mese di luglio. La visione di ulteriori telecamere consentiva, inoltre, di individuare delle immagini risalenti alla mattina del 28 luglio, in cui veniva ripreso Salmeri in compagnia di Rossitto nei pressi di un ufficio postale di Milazzo, dove da successivi accertamenti, emergeva che Salmeri aveva ritirato, poco prima, 650 euro di pensione. Sulla base di tale circostanza, in considerazione della sequenza temporale delle immagini raccolte, è stato possibile ricostruire il delitto commesso – secondo gli inquirenti – da Rossitto il quale, dopo avere condotto Salmeri in località isolata, sulla sponda del fiume Mela, verosimilmente sottraeva alla vittima il denaro della pensione appena riscossa dall’ufficio postale per poi ucciderlo con 11 coltellate, dando alle fiamme il corpo. Sulla base dei gravi indizi di colpevolezza raccolti, il Gip ha ritenuto sussistente la premeditazione del delitto, comprovata anche da ulteriori filmati del giorno precedente all’omicidio che ritraggono Rossitto mentre si reca ad effettuare due sopralluoghi nei pressi del luogo dove il giorno successivo avverrà il delitto, in una circostanza, invertendo repentinamente la marcia a poche centinaia di metri, essendosi accorto della presenza di una pattuglia dei Carabinieri. Rossitto, pregiudicato e disoccupato, è stato associato alla Casa Circondariale di Barcellona Pozzo di Gotto, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria mandante. Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 14.220 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT