Una medaglia di bronzo al valore di Marina per il milazzese Salvatore Marchese. Il sottocapo di 2 classe nocchiere di Porto della Guardia Costiera lo scorso novembre ha strappato alla morte una bambina eritrea che stava per annegare nelle acque di Lampedusa durante il naufragio di un barcone di migranti. Il militare ha ricevuto l’onorificenza con la seguente motivazione: «Militare soccorritore della vedetta di altura Cp 324, durante le difficili operazioni di soccorso di un’imbarcazione capovoltasi con molti migranti a bordo, con coraggio e perizia marinaresca si lanciava in acqua al fine di salvare da morte certa i naufraghi sopraffatti dalle onde, riuscendo a trarre in salvo la quasi totalità degli stessi. Fulgido esempio di brillante professionalità, abnegazione e senso del dovere, che ha dato lustro al Paese, alla Difesa e alla Marina Militirare».

Salvatore Marchese fa parte dei Rescue Swimmer, gruppo speciale della Guardia Costiera. Militari addestrati per salvare vite umane. Sono pochissimi uomini in tutta Italia. Il giovane milazzese è uno di loro. E il suo salvataggio, portato a termine insieme a un collega che ha il suo stesso nome di battesimo, ha commosso tutta l’Italia. Il video che immortala il momento in cui la bambina di appena un anno viene portata in salvo ha fatto il giro di tutte le televisioni. Ribalzando da un social all’altro.

Nel video si vede un batuffolo rosa e viola, la gente in mare che annaspa e in sottofondo il pianto della bambina seguito dalle urla del padre che chiede aiuto. Urla che riecheggiano nelle acque dove il barcone è naufragato, a pochi chilometri dalla costa di Lampedusa. Dove in centoquarantanove migranti sono stati salvati dagli uomini della Guardia Costiera mentre molti altri venivano ingoiati dalle onde.

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