Pippo Midili durante un comizioComizio di Pippo Midili in Marina Garibaldi: «Milazzo è casa mia e la difenderò dalle cattive abitudini» 19 Settembre 2020 Cronaca, Speciale Elezioni 13 Commenti VIDEO. «Io sono milazzese. In questa piazza mi sento a casa». E’ cominciato con un richiamo alla sua appartenenza mamertina la prima uscita del candidato sindaco Pipo Midili accusato di essersi consegnato ai “deputati colonizzatori” pur di sedere sulla poltrona più importante del palazzo municipale. Sul palco della Marina Garibaldi, ieri sera, Midili è salito da solo, senza deputati, assessori, senza i rappresenti delle nove liste che lo sostengono, quella “corazzata” che mette insieme varie anime politiche e che gli avversari definiscono “accozzaglia” un “carrozzone”. Accanto a lui solo un giovane che traduceva il comizio nella lingua dei segni. «Noi non accuseremo nessuno ma ci soffermeremo solo nel prospettare agli elettori le soluzioni ai problemi di Milazzo», ha assicurato Pippo Midili, sostenuto, tra gli altri, da Diventerà bellissima, Forza Italia e Fratelli d’Italia. «Ho scoperto tante cose che mi riguardano che non conoscevo neanche io riguardo le mie posizioni su raffineria, parcheggiatori, videosorveglianza – ha ironizzato – ho scoperto di avere due pensieri e diametralmente opposti sullo stesso argomento. Naturalmente a detta dei miei avversari politici». Midili ha assicurato i precari del comune sulla loro stabilizzazione definitiva, ha promesso l’attivazione della videosorveglianza «che non è mai entrata in funzione». Uno dei punti più dolenti «è il fatto che mi abbiano accusato di volere chiudere la raffineria, ma anche del contrario». «Siamo per il mantenimento e la massima difesa dei livelli occupazionali alla Ram e nell’indotto. Occorre un dialogo tra l’azienda petrolifera e le ditte per ripartire con il piede giusto e superare la crisi provocata dalla pandemia che sta creando difficoltà economiche e, dunque ad investire, anche ai colossi industriali», assicura. «La peggiore malattia è l’abitudine – avverte Midili – non voglio abituarmi ad una città in cui i sacchetti dei rifiuti fanno bella vista di fronte alle abitazioni sette giorni; ai parcheggi in doppia e tripla fila; Marina Garibaldi sporca. Invito tutti a pensare alla nostra città come se fosse la cosa più preziosa, merita di essere amata ma noi cittadini non l’abbiamo mai amata. Soffre di carenza di affetto da parte dei cittadini». Nel programma di Midili la realizzazione di un impianto di bio-compostaggio di umido per trasformare i rifiuti in fertilizzante («è stata individuata anche l’area»). «Il progetto c’è, si risparmieranno milioni di euro di trasporto in discarica». Passaggi anche sull’Area marina protetta, Fondazione Lucifero, sulle strutture sportive e sulla «grande scommessa», l’isola pedonale «provata da questa amministrazione solo a causa del Covid». Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 8.514 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT