Timido passo avanti nella vertenza Ram, le aziende aumenteranno il numero dei lavoratori nell’indotto 25 Maggio 2020 Cronaca 3 Commenti E’ stato definito “un primo ed embrionale segnale positivo”. Stamattina si è tenuto un incontro tra le imprese dell’indotto della raffineria di Milazzo e i rappresentanti dei lavoratori ed è stato stabilito un primo incremento del personale che verrà concordato con le rsu ma che sarà immediato. «Tale segnale – a fronte del quale crediamo utile revocare lo sciopero – non permette di superare lo stato di agitazione in vista dell’incontro del 29 maggio – si legge in una nota del coordinamento Cgil, Cisl e Uil – in quella sede dovranno essere definiti i tempi del rientro in impianto della totalità dei lavoratori e indicati adeguati investimenti per consolidare il binomio ambiente e sviluppo ed assicurare prospettive occupazionali certe anche per i lavoratori precari e le giovani generazioni». FILCA CISL. Sulla vertenza la Filca Cisl ha diffuso una nota nel pomeriggio. «Esprimiamo la nostra vicinanza ai lavoratori dell’indotto della raffineria di Milazzo che stanno protestando contro la dirigenza della Ram che non ha ancora autorizzato il reintegro del personale dell’indotto dopo l’emergenza coronavirus». Lo dicono, in una nota congiunta, il segretario regionale della Filca Cisl, Paolo D’Anca e quello provinciale di Messina, Pippo Famiano, che aggiungono: «Sollecitiamo tutta la deputazione regionale e quella nazionale, che deve rappresentare il territorio, a far sentire la propria voce nelle sedi opportune per far rientrare sul posto di lavoro questi padri di famiglia e ci auguriamo che già dall’incontro previsto il prossimo 29 maggio vengano date delle risposte concrete sul loro futuro da parte degli amministratori delegati di Eni e Kuwait perché lo stabilimento rappresenta una prospettiva di sviluppo importante per tutto il distretto industriale della valle del Mela». COMITATO AZIONE CIVICA PER MILAZZO. «Siamo fortemente preoccupati per quanto sta avvenendo in queste settimane nel rapporto fra la RAM e le ditte esterne». Ad intervenire è il Comitato azione civica per Milazzo presieduto da Giovanni Utano. «Ci rendiamo conto che il momento è davvero difficile e che il problema Covid-19 ha accentuato dei disagi già esistenti nel mondo del lavoro nei nostri territori – continua il comitato – Ci sentiamo vicini a tutti quei numerosi lavoratori delle ditte dell’Indotto e alle loro famiglie e comprendiamo la loro preoccupazione per il futuro. Invitiamo la RAM, gli stessi operai e le organizzazioni sindacali, a mantenere un dialogo aperto e costruttivo. Auspichiamo che i toni del dialogo siano pacati e che le varie parti in campo abbiano voglia di mettersi in ascolto dei bisogni, gli uni degli altri, e che insieme si possano trovare soluzioni adeguate nell’immediato e per il futuro». Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 6.999 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT