L'Aula consiliare di Milazzo (FOTO OGGI MILAZZO)Milazzo, l’opposizione prima lo contesta ma poi vota il bilancio consuntivo 2017. Il consiglio rischiava lo scioglimento 2 Maggio 2020 Cronaca 10 Commenti Il consiglio comunale approva in video conferenza il bilancio consuntivo 2017. Determinante il voto dell’opposizione che dopo avere contestato la bontà dello strumento contabile in tutte le sedute, attaccando l’amministrazione Formica, a sorpresa ha deciso di approvarlo. Nel corso dei vari interventi, da Gaetano Nanì («situazione surreale») a Pietro Formica («non si fa il gigante tra i nani») ad Alessandro Oliva («il Pd non è in aula forse perché impegnato nella distribuzione di mascherine»), un po’ tutti hanno sottolineato il senso di responsabilità dei consiglieri avversi a questa amministrazione. Mario Sindoni, addirittura, si è definito «balordo» per non avere votato qualche anno fa la mozione di sfiducia al sindaco a cui però ha riconosciuto «molta intelligenza». E’ anche vero, però, che – visto l’assenza a sorpresa dei consiglieri del Pd e di Articolo 1 vicini al primo cittadino – se non fosse stato approvato l’atto lo avrebbe fatto il commissario ad acta Carmelo Messina senza mettere a repentaglio il futuro dei precari municipali la cui attività è legata al bilancio. IL RISCHIO SCIOGLIMENTO. Il consiglio comunale è stato convocato il 9 aprile scorso e quindi l’8 maggio sarebbe scaduto il termine di 30 giorni imposti dal commissario regionale e il consiglio sarebbe stato sciolto e tutti se ne sarebbero ritornati a casa. LA STRATEGIA. La strategia era stata delineata secondo uno schema che ormai si ripete da anni: convocare l’aula, discutere ad oltranza, rinviare di settimana in settimana e poi in zona Cesarini abbandonare i lavori e lasciare qualcuno a mantenere il numero legale per poi rivendicare il merito di avere consentito l’approvazione. A metterlo alla luce sono stati proprio i consiglieri di Pd e Articolo Uno. Non presentandosi hanno lasciato l’opposizione a scegliere tra andare a casa e votare il bilancio presentato dal sindaco al posto del commissario. Ha prevalso il senso di responsabilità e rimanere in carica. MIDILI NON SI PRESENTA. Assente Pippo Midili, mattatore di tutte le sedute con veri monologhi. Ha presentato emendamenti poi ritirati magari dopo avere incassato i pareri contrari dei revisori dei conti, espresso forti dubbi sulla bontà del bilancio e poi abbandonato l’aula lasciando ai colleghi l’onere di mantenere il numero legale e di approvare un bilancio che avevano contestato. Grazie a lui, però, sono stati recuperati 118 mila euro per calmierare le bollette dei rifiuti, poco più di 5 euro a bolletta risparmiati. NASTASI CONTESTA LE ASSUNZIONI. A conclusione dei lavori il presidente del consiglio Gianfranco Nastasi ha contestato alla giunta di fare campagna elettorale avendo approvato a ridosso dalle amministrative un piano che prevede l’assunzione di 20 nuovi dipendenti comunali e il bando per dare una casa popolare alle famiglie senza abitazione. «Dopo quattro anni che c’azzeccano in una emergenza in cui il lavoro è l’unica cosa importante», ha commentato. Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 4.425 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT