Milazzo Food & Beverage scrive al Presidente della Regione: «Futuro incerto senza provvedimenti economici concreti» 16 Aprile 2020 Cronaca 6 Commenti L’associazione Milazzo Food & Beverage ha inviato una lettera aperta al Presidente della Regione, ai gruppi consiliari e all’amministrazione comunale mamertina chiedendo interventi concreti per le attività di ristorazione che rischiano la stessa sopravvivenza a causa dell’emergenza coronavirus e delle restrizioni che verranno imposte alla fine del lockdown. Nella lettera a firma del presidente Stefano Scibilia si prende «atto della disponibilità manifestata dal sindaco ed assessori di Milazzo nell’incontro del 2 aprile scorso a percorrere assieme le difficoltà che la categoria sta affrontando, ivi compresa la nota di sensibilizzazione che è stata rivolta agli affittuari», ma purtroppo «è evidente che la ripresa delle attività ai fatturati pre-crisi sarà lunga e complessa, soprattutto in un’ottica di ripristino di flussi finanziari che subiranno un calo poderoso per parecchi mesi e poi, per le misure bancarie, finanziare con la leva del debito può rappresentare un rischio d’impresa oltremodo proponibile senza alcuna garanzia di crescita del fatturato a breve». Dubbi vengono espressi sul cosiddetto decreto #liquidità: «Alcuni parametri per accedere alle misure di credito appaiono irrealistiche ed inique come il rapporto della perdita di fatturato o l’impegno per le aziende di garantire il mantenimento della base occupazionale precrisi. Inoltre, per la natura del servizio offerto dagli esercizi di somministrazione la richiesta di mantenere il metro di distanza interpersonale è praticamente impossibile da far rispettare. La promiscuità è ineliminabile tra personale di servizio e cliente e tra i clienti stessi anche nel caso si dispongano di tavoli delle misure adeguate e lasciare i gestori delle attività come baluardo di prevenzione del contagio che impongono la suddetta distanza a rischio di sanzione è un provvedimento che facciamo fatica a condividere». Ecco le richieste: 1) istituzione di un fondo di emergenza per le imprese in difficoltà; 2) sospensione degli oneri comunali per il 2020; 3) sospensione delle bollette per il 2020; 4) permesso ad effettuare il delivery anche la domenica, misura questa che potrebbe almeno mitigare l’effetto crisi per alcune tipologie di attività; 5) sospendere i contratti di affitto almeno fino al 30/09/2020; 6) moratoria dei titoli bancari non andati a buon fine con esonero della trascrizione in CAI e sistemi informativi fino al 30/09/2020; 7) concedere rapidamente maggiori aree di occupazione suolo per sopperire al minore numero di posti a sedere per via delle azioni di distanziamento sociale che verranno imposte all’interno dei locali. Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 6.558 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT