Il sindaco Giovanni FormicaVIDEO. Il sindaco Formica alla Regione:«Dichiarate la città di Messina “zona Rossa”». Stop ai pendolari tra Milazzo e il capoluogo 24 Marzo 2020 Cronaca 7 Commenti VIDEO. Bloccare i pendolari che raggiungono Milazzo da Messina e viceversa per impedire il propagarsi del contagio da coronavirus nel comprensorio dopo i focolai che stanno infettando Messina. Lo ha comunicato il sindaco Giovanni Formica nel corso di un video messaggio diffuso ieri sera. Formica, che si è detto realmente preoccupato, ha anticipato che chiederà al presidente della Regione Musumeci di valutare l’ipotesi di dichiarare zona rossa la città di Messina alla stregua di altri comuni siciliani come Agira o Villafrate prevedendo il divieto di accesso e di allontanamento dal territorio. OSPEDALI DI MILAZZO E BARCELLONA PIENI. Formica rivela il motivo. Nonostante il contagio sia sotto controllo nel milazzese e non vi siano casi gravi, tutti i posti letto a disposizione tra Milazzo e Barcellona (questo dichiarato Covid-Hospita) sono occupati. «In questo momento ci sono i dieci posti nel reparto di “Malattie Infettive” tutti occupati mentre in quello di Pneumologia su sedici ce ne sono disponibili solo due. Se continua così non potremo nemmeno ammalarci», avverte il sindaco. La motivazione è semplice. «Perché a Messina si è verificato un focolaio particolarmente pericoloso partito dalle strutture sanitarie – continua – e se si continua così ne subiremo le conseguenze pure noi visto che si continua a spostare l’attenzione solo sui traghetti e non si consente di aggredire il vero problema e di portarlo a soluzione». I PENDOLARI DELLA RAFFINERIA. Formica intende ridurre al massimo gli spostamenti tra Milazzo e Messina. «Quando mi sono reso conto della saturazione dell’ospedale di Milazzo per i casi provenienti dalla città di Messina ho cercato di capire degli “scambi” tra Milazzo e Messina e chiesto alla Raffineria il numero dei dipendenti pendolari (45) e chiesto di farli rimanere a casa». Ma non basta. «Sto cercando di capire quanti ce ne sono nell’indotto della Ram e, più in generale, quanti messinese vengono a lavorare nella nostra città e quanti milazzesi operano nel capoluogo, perché il pericolo è anche “di ritorno». Secondo Formica, che ha fatto un plauso ai sanitari che lavorano in condizioni di disagio, «se non cominciamo a porre le questioni vere, cioè quelle che realmente rischiano di creare problemi al nostro comune comprensorio, rischiamo che la questione ci sfugga di mano nel giro di pochi giorni. IL NUMERO DEI TAMPONI A MILAZZO. Bacchettata anche al “sistema”. Non c’è comunicazione tra istituzioni. Io ad oggi non conosco il numero dei cittadini milazzesi a cui è stato somministrato il tampone. Queste cose le ho scritte al presidente della Regione, all’assessore alla Salute e al Prefetto. Per come si sono messe le cose non ci possiamo ammalare. Dunque ho chiesto misure che mettano a tutela il mio territorio e la cittadinanza milazzese. Per la prima volta sono preoccupato e spaventato. Non tanto perché immagino il numero dei contagiati ma perché il nostro territorio non è in grado di gestire anche piccoli numeri. Non voglio nascondere la verità ai miei cittadini anche perché spero che la conoscenza spinga le persone a stare più attenti». Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 19.775 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT