L’Associazione Milazzo food & beverage rimane nel limbo. Il coronavirus mette in ginocchio tante attività di ristorazione 20 Marzo 2020 Cronaca 9 Commenti Avevano già raggiunto una settantina di associati, individuato l’avvocato di fiducia e due commercialisti. Purtroppo “l’Associazione Milazzo food & beverage” fino ad oggi non ha potuto vedere la luce a causa dell’emergenza coronavirus che non solo minaccia la salute ma anche quella dell’economia nazionale e locale. L’intento, anticipato ad Oggi Milazzo dai promotori, era sia quello di organizzare grandi eventi che potessero mettere in risalto l’alta qualità della ristorazione proposta dai cuochi milazzesi, ma anche quello di portare avanti istanze a favore del settore che non sempre hanno avuto da parte delle istituzioni le giuste attenzioni. Purtroppo il tutto è rimasto solo un sogno. Anzi, un incubo fatto di assegni che non possono essere onorati, affitti arretrati, collezioni primaverili rimaste negli scatoloni, sono saltate feste commerciali come quella della Donna, del Papà, la Pasqua, quasi certamente il 25 aprile e il 1° maggio, giorni in cui bar, paninerie, rosticcerie, forni lavoravano tanto. A Milazzo per i commercianti del centro già la crisi era palpabile. Il Coronavirus ha dato il colpo di grazia. «Non nascondo che io e gli associati temiamo ancora di più il rientro – ammette Renato Maiorana di Doppio Gusto che ha promosso l’associazione assieme a Raffaele Esposito (Mortadella & Champagne), Stefano Scibilia (Doppio Zero) e Natale Tricamo (The Burg) – se il Governo non interverrà pensando ad una sanatoria, a soluzioni che consentano di riattivare le nostre attività ci sarà un disastro». Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 6.361 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT