Fratelli d’Italia, a Milazzo aderiscono il consigliere Nino Italiano e l’ex assessore Carmelo Torre 25 Febbraio 2020 Cronaca 16 Commenti Carmelo Torre “È con grande soddisfazione che annunciamo le adesioni di Carmelo Torre e di Nino Italiano al progetto di Fratelli d’Italia”. Così il Presidente del Gruppo all’Ars Elvira Amata e la parlamentare nazionale Ella Bucalo hanno presentato le due adesioni eccellenti a Milazzo. “Due amici il cui spessore politico e umano è noto”, sostengono. Carmelo Torre, fino a qualche giorno fa componente della giunta del sindaco Giovanni Formica (Pd) ed è stato fino all’adesione al partito di Giorgia Meloni, dirigente nazionale della Democrazia Cristiana. Nino Italiano è stato coerentemente sempre vicino a Forza Italia. “Una scelta coerente al percorso identitario per Torre, già manifestato nel merito della propria azione in seno alla giunta provinciale Buzzanca prima e Leonardi poi”, sostengono. Assieme a loro “un nutrito gruppo di giovani e professionisti del territorio, pronti ad intraprendere iniziative per il progresso e lo sviluppo di Milazzo”. Nino Italiano “La presenza del nostro partito sarà tangibile da oggi anche all’interno delle istituzioni milazzesi, a seguito dell’ufficializzazione da parte del consigliere Italiano della nascita del gruppo di Fratelli d’Italia in aula consiliare. Le proposte di Fratelli d’Italia che porteranno al centro del dialogo in ambienti amministrative e saranno presentate in occasione di una conferenza stampa. Quella di Torre e Italiano non sono le uniche adesioni. Il movimento civico “Azione Milazzese”, guidato da Ninni Petrella, “nel prendere atto del comune sentire dei propri componenti, orgogliosamente vicini alle posizioni ed alla coerenza di Giorgia Meloni, sarà presente alle prossime amministrative”. Molto dettagliato un comunicato stampa in cui si parla della risoluzione di problematiche decennali (tra tutte quella relativa agli allagamenti nella Piana), con un’attenzione particolare alla promozione del turismo. «Un impegno che coniughi, anche grazie alla lunga militanza nel mondo sindacale, difesa dei posti di lavoro (in una città in cui persino l’occupazione in Raffineria è a rischio) e tutela dell’ambiente, lanciando Milazzo verso una nuova rinnovata sfida che getti le basi per uno sviluppo turistico che non è mai riuscito a decollare». Ninni Petrella «Una politica delle piccole cose che sfrutti risorse di bilancio mai messe a frutto (imposta di soggiorno e ticket d’ingresso del Castello) per creare solidi presupposti su cui basare ampie e coraggiose politiche turistiche. Solo con una città ordinata e decorosa (e non si tratta certo della passeggiata che conduce al Santuario di S. Antonio, spazzata e scerbata solo in occasione della processione di S. Antonio), solo con siti culturali curati e dignitosi (tutt’altro che il vergognoso degrado dell’antica imbarcazione di tonnara a S. Papino o le sterpaglie che avvolgono gli scavi archeologici del Castello ed il sepolcro bizantino a Croce di Mare), solo con un trasporto urbano che offra un congruo numero di corse anche nei giorni festivi (mancano all’appello dal 2012), solo con servizi igienici fruibili ed efficienti (basterebbe un tornello per finanziare le periodiche pulizie nei bagni di via Crispi, ma anche al Capo ed al Tono), solo con itinerari pedonali e ciclabili che mettano in risalto le risorse architettoniche ed agricole della Piana si può cominciare a parlare di turismo. Nessuna politica turistica sarà credibile senza questi presupposti banali e scontati. Eppure a Milazzo è così da decenni». Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 5.189 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT