Era accusato di avere richiesto somme di denaro ad un vicino di casa, incendiando – per intimorirlo – il suo scooter. La Corte d’Appello di Messina, sezione Minori pronunciandosi in riforma della sentenza emessa dal Tribunale dei minori di primo grado, ha assolto l’imputato dal reato di danneggiamento e, riconosciuta la parziale incapacità di intendere e di volere, ha rimodulato la pena in 1 anno e 8 mesi di reclusione.

Il milazzesi R.E., all’epoca dei fatti minorenne, era stato condannato, per i reati contesati alla pena di 3 anni di reclusione e  2 mila euro di multa. 

L’imputato, difeso in appello dall’avvocato Alfio Chirafisi, era stato accusato di avere reiteratamente richiesto somme di danaro ed altri beni alla persona offesa che, per timore, aveva ceduto a tali richieste. Inoltre, il 31 dicembre 2014, aveva cosparso di liquido infiammabile il motoveicolo della persona offesa, dandolo alle fiamme e distruggendolo completamente. Ancora, il 21 giugno 2015, al fine di commettere il reato di estorsione, aveva danneggiato la sua bicicletta elettrica della persona offesa. I fatti sono accaduti nel popoloso rione di Fiumarella.

L’avvocato Alfio Chirafisi, in sede di appello, ha richiesto ed ottenuto una perizia psichiatrica che ha appurato come l’imputato fosse parzialmente incapace di intendere e di volere al momento della commissione dei fatti. Ha, infine, chiesto l’assoluzione, perché il fatto non è previsto dalla legge come reato, per la condotta di danneggiamento.