Un progetto che coinvolge due aree marine siciliane: quella di Siracusa e quella di Milazzo. E che punta non solo al recupero delle reti da pesca e dalle plastiche che si trovano anche ad una profondità di 30 metri ma alla sensibilizzazione delle comunità locali ed in particolare delle scuole.

Questo pomeriggio nella sala giunta di palazzo dell’Aquila l’iniziativa denominata “Let’s free the sea” è stata presentata dai rappresentanti di due distretti rotariani e di quattro club service, tra i quali il Rotary di Milazzo e da Sabina Airoldi responsabile delI’Istituto di ricerca Tethys (Tethys Research Institute). All’incontro sono intervenuti il sindaco Giovanni Formica, il presidente dell’Area marina protetta, Giovanni Mangano, il comandante della Capitaneria di porto, Francesco Terranova, il presidente del Rotary di Milazzo, Calogero Ficili ed i titolari dei diving locali i (Blunauta, Dugongo e Acquatica).

L’attività di recupero sarà effettuato nei mesi di marzo ed aprile e sarà preceduta da una fase di divulgazione del rispetto del mare nelle scuole assieme a Capitaneria, Comune e alla stessa area marina protetta. Una iniziativa alla quale guarda con fiducia il sindaco Formica. «Tutelare la risorsa mare – ha concluso – significa proseguire quel percorso che oggi ci vede scegliere la direzione turistica rispetto a quella industriale che c’è stata negli anni Sessanta, e sono certo potrà rappresentare il volano per lo sviluppo di un filone turistico di qualità».                                   

 

«I fondali dell’Area marina protetta di Capo Milazzo sono una risorsa di valore inestimabile – è stato sottolineato nei vari interventi –. Una risorsa che va difesa da tutto ciò che può inquinare e oggi purtroppo sono presenti pneumatici, tanta plastica e reti e lenze da pesca che rappresentano un grave danno per l’habitat marino. Ecco perché è necessario intervenire».
                                                                                        

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Antonio
Antonio
5 anni fa

A me pare che il Rotary di Milazzo stia facendo troppe attività di “immagine” finalizzate solo a mettere in mostra qualcuni dei componenti, cosi’ da trarre vantaggi personali che nulla hanno a che vedere con il benessere sociale. Mica siamo scemi!

giovanni
giovanni
5 anni fa
Reply to  Antonio

Non so chi vuoi colpire per invidia. Io che sono al di fuori di tutto, dall’esterno, non posso che pensare che siano attività lodevoli a favore della collettività.

AntonioM
AntonioM
5 anni fa

Ottima iniziativa.
La qualita’ dei fondali e’ importante e va curata.
Altrettanto importante sarebbe la cura dei sentieri. Molti sono i turisti che li usano sia per fare trekking ed ammirare la natura del promontorio di Milazzo, sia per accedere al mare.
Per favore, mettete in sicurezza e riaprite il sentiero che passa sotto il santuario di Sant’Antonio.

milazzese 1
milazzese 1
5 anni fa

D’accordissimo programmare ciò, purchè i lavori vengano effettuati da una impresa qualificata no ad assegnazione diretta, ma attraverso regolare gara pubblica con metodo one line.