Individuare una strategia comune che consenta di far convivere l’area marina protetta di Capo Milazzo con le industrie. Anche con progetti ambientali da questi sostenuti. Primo incontro ufficiale tra il presidente dell’Area marina protetta Giovanni Mangano ed  i vertici della Raffineria e della Centrale A2A . Una riunione, alla quale hanno presenziato anche il sindaco Giovanni Formica e il comandante della Capitaneria di porto, Francesco Terranova, finalizzata alla presentazione della nuova realtà istituzionale che sul territorio assume un ruolo di rilievo nella tutela e nella valorizzazione dell’ambiente. Una realtà sganciata dal contesto locale in quanto, pur nella sua autonomia gestionale, è collegata al ministero dell’Ambiente, e che ha come priorità quella di puntare sullo sviluppo sostenibile. 
“E’ evidente che l’Area marina è alternativa all’industria, ma nel caso di Milazzo, la stessa sorge a pochi chilometri da due realtà produttive esistenti. Per questo diventa indispensabile che sia la Raffineria, sia A2a comprendano che vi sono delle situazioni, anche dal punto di vista normativo, ben diverse rispetto al passato, che vanno osservate. Anche perché tali vincoli sono stati rafforzati da quanto previsto dall’ultimo decreto che riconosce i fondali milazzesi come Sito di importanza comunitaria (Sic).  Siamo pronti a costituire un tavolo tecnico per portare avanti una strategia che consenta loro di rispettare le regole fissate, evitando che si possano determinare situazioni come gli sversamenti dei giorni scorsi che oltre a dare un impatto negativo sul territorio, rappresentano vere e proprie violazioni del decreto ministeriale che istituisce l’Area marina e che prevede pesanti sanzioni anche di natura economica. Ovviamente non siamo per le contrapposizioni, ma è giusto comprendere che oggi con l’Amp la situazione diventa ancora più restrittiva per chi opera nel comparto industriale all’interno di un territorio che è tutelato da specifiche leggi”.  
I rappresentanti delle industrie hanno non solo preso atto della situazione ma anche condiviso l’impostazione data dal presidente dell’Amp, Mangano e dal sindaco Formica e si sono dichiarati favorevoli ad avviare un nuovo corso che impone una maggiore attenzione non solo dell’ambiente marino, ma più in generale di tutela del territorio. 
Si è così deciso di aggiornare l’incontro alle prossime settimane per tentare di definire una strategia condivisa finalizzata ad assicurare una corretta convivenza tra il polo produttivo e  la nuova istituzione che rappresenta  – come ha detto in chiusura lo stesso sindaco – non solo occasione di sviluppo per Milazzo ma anche una conquista importante per il territorio che si è arricchito di un sistema di tutela del mare che produrrà gradualmente un notevole indotto sulle politiche occupazionali legate al turismo di settore.

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Milazzese
Milazzese
5 anni fa

Un primo passo verso il ritorno alla valorizzazione del territorio. Stop allo sviluppo industriale. A buon intenditore poche parole. Bene Mangano.

Franco (assai)
Franco (assai)
5 anni fa

Ok.
Senza troppi giri di parole.
Mangano quante assunzioni ha chiesto alla Raffineria?
Si sa qualche nome?
Le statistiche?
Parenti quanti?
Amici quanti?
Di stretta e diretta segnalazione del Sindaco, quanti?
Insomma, se di”Area Marina Protetta”si deve parlare il “Cerchio magico” va difeso ad oltranza, anche a costo di dovere travestire il figlio di qualche vecchio amico da cernia.

Davide
Davide
5 anni fa

Per favore, non svegli il cane che dorme, perché, se venisse loro in mente, in quell’area edificherebbero una piccola succursale: una industrina piccina piccina e tanto carina. La nuova sede di Capo Milazzo, la “Ram bio”… e senza olio di palma… ahahahahah