Su iniziativa del presidente Giovanni Mangano si è svolta nella sala giunta di palazzo dell’Aquila una riunione tra i rappresentanti del Consorzio dell’Amp, la Capitaneria di porto, i vigili del fuoco, il demanio, la Fondazione Lucifero e l’associazione “Il Giglio”.

Obiettivo dell’incontro era fare il punto della situazione dopo i recenti crolli del costone che hanno determinato la chiusura sentiero naturalistico denominato “Discesa Torre Cala S. Antonio”, nell’omonima baia di Capo Milazzo.

La Capitaneria ha ribadito la condizione di rischio specie nel periodo invernale con l’intensificarsi della piovosità che «potrebbe rendere ancora più instabile la parte di pendio con gli elementi rocciosi ancora in equilibrio. Pertanto  è indispensabile mantenerne l’interdizione al passaggio e alla sosta».

«Il Consorzio – ha detto Mangano – anche  in ragione delle competenze attribuite all’Amp dal decreto del ministro dell’Ambiente – manifesta la propria disponibilità ad intervenire per ripristinare le condizioni di sicurezza ma è fondamentale portare avanti una strategia unitaria di intervento che sia finalizzata a mitigare i rischi conseguenti ai fenomeni franosi cui è soggetta l’area in questione, Occorre anche fare un cronoprogramma dei lavori perché il prossimo anno il sentiero deve necessariamente tornare ad essere fruibile da parte dei visitatori».
Considerazione condivisa anche dalla Fondazione Lucifero che ovviamente ha una parte del proprio patrimonio in zona oggi dichiarata Area marina protetta e quindi come tale deve operare in maniera sinergica con l’ente gestore.

Alla fine il presidente dell’Amp. Mangano nel confermare che il Sentiero resterà interdetto ed impraticabile sino a quando verrà messo in sicurezza, ha dichiarato che l’obiettivo è quello di riaprirlo prima dell’inizio della prossima stagione estiva. In tal senso il Consorzio si è impegnato a porre in essere tutti quegli interventi necessari non solo ad assicurare la salvaguardia della pubblica incolumità, ma anche mettere in sicurezza il percorso.

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UnMilazzese
UnMilazzese
5 anni fa

Tanto ora ci pensa quella presa in giro di AMP fatta, tra l’altro, per ramazzare finanziamenti. Comunque, anche se i soldi li hanno o avranno, chissà quando si faranno i lavori. Se ho ben capito ci sono più di una decina di soggetti/enti che devono mettersi d’accordo.

Cartesiano vero
Cartesiano vero
5 anni fa

Fino ad ora solo aria fritta
La prossima estate …..speriamo no nel2050

Antonio
Antonio
5 anni fa

Passeranno milioni di anni…..