«Violazione del capitolato generale di gestione» ma anche «gravi inadempimenti agli obblighi contrattuali». Con queste motivazioni il dirigente del settore Lavori Pubblici del comune di Milazzo, Tommaso La Malfa, ha risolto “in danno” il contratto di appalto per la gestione della piscina comunale di via Valverde. Il contratto risale al 2013 ed era stato stipulato con l’ati Flex onlus srl – Nuoto Milazzo asd.

La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la mancata risposta del concessionario all’ultima missiva del 4 giugno in cui si chiedeva di relazionare  sui lavori da effettuare durante la chiusura estiva e, nel frattempo, si contestava  l’arbitraria decisione di sospendere in anticipo le attività che, in base agli accordi, doveva avvenire dal 16 agosto al 30 settembre.

La risoluzione prevede l’incasso a favore del comune di una fidejussione di 150 mila euro visto. L’associazione temporanea di impresa che gestiva la struttura comunale si era impegnata a pagare un canone annuo di 13 mila 300 mila euro oltre ala manutenzione ordinaria. Nel tempo, però, il comune aveva sollevato una sfilza di inadempienze dando vita ad una serie di diffide al concessionario. Venivano sollevate – secondo quanto si apprende – la mancanza di manutenzione interna ed esterna e l’uso improprio del gruppo elettrogeno per sopperire  all’interruzione di energia elettrica.

Sulla riapertura della piscina comunale non vi sono tempi certi.