MEDIA LUIGI RIZZO. Istituto Comprensivo Secondo. L’orchestra strumentale della Luigi Rizzo è un vero e proprio fiore all’occhiello della nostra scuola. Non c’è alcuna occasione in cui gli alunni coinvolti in questo straordinario progetto non si esibiscano, trascinando con la loro musica e con il loro entusiasmo, non solo i loro compagni, ma anche il pubblico presente che assiste sempre entusiasta alle loro performances. Questo articolo però, non vuol parlare di cosa fa, bensì di chi e di come la fa. Gli orchestrali sono ragazzi e ragazze di tutte e tre le classi che hanno dovuto superare una selezione per entrare a far parte di una delle quattro classi di strumento presenti nel corso di studi: pianoforte, chitarra, clarinetto e flauto traverso.

Ogni anno l’equilibrio dell’orchestra si rinnova salutando gli alunni “anziani” che, dopo aver suonato con sicurezza e fermezza, vanno via sempre con gli occhi umidi; e accogliendo quelli nuovi, che a volte quasi sussurrano con i loro strumenti per non correre il rischio di essere giudicati da quel gruppo che in breve poi diventa una grande e variegata famiglia.

“Ci sono le prove d’orchestra…”. I “musicisti” pronunciano spesso questa frase: a volte con stanchezza e rassegnazione, lasciando in sospeso le parole, a volte sbuffando perché ognuno di loro è impegnato in almeno un’altra attività sportiva, qualche volta con preoccupazione perché questo impegno li costringe a programmare in anticipo i compiti.

Ma c’è un’emozione che di gran lunga supera ogni altra ed è la trepidazione di ciascuno di loro nel momento preciso in cui, una volta sistemati gli strumenti e gli spartiti, il maestro d’orchestra solleva la bacchetta a mezz’aria.

E’ quello l’attimo in cui l’aria si ferma, cala il silenzio, i sorrisi svaniscono, le schiene si raddrizzano, gli occhi si spalancano, le dita si tendono come quelle corde che di lì a qualche secondo vibreranno insieme ai fiati e alle percussioni, suonando un’unica magica melodia.

In quella sinfonia di strumenti ogni singola nota,così come ogni singolo alunno, perde la sua individualità per diventare un unico grande strumento di felicità e soddisfazione. 

VITTORIA AMATO II D