Prevenire la violenza con le Arti Marziali. E un sorriso 8 Maggio 2019 Sport ISTITUTO RENATO GUTTUSO. L’esercizio fisico è importante per piccoli e grandi, che si tratti di nuoto, calcio, combattimento, tennis o altro. Le arti marziali, oltre a migliorare la capacità di difesa fisica e mentale, sviluppano una disciplina e una forza interiore per migliorare la propria vita anche a livello sociale. Le arti marziali possono essere considerate violente e non adatte a una certa fascia d’età, ma non è lo sport in sé che è violento o inadatto, invece lo è il modo in cui la persona lo utilizza e/o lo percepisce. «La persona più forte è quella che all’offesa risponde con un sorriso, conscia del proprio valore e delle proprie reali possibilità»: questa massima si legge sul sito dell’associazione no profit Budokan Real Combat situata a Milazzo, fondata da Salvatore e Roberto Andaloro, e riassume la filosofia del gruppo atleti che vi lavora. Budocan Real Combat presenta diverse attività come Cat Program: Strategie e tattiche di combattimento a mano nuda; Ninjutsu; Combat Research; Principi di combattimento con e senza armi; Arti Marziali Filippine; Principi di combattimento a mano nuda e armato (bastone corto e coltello); Mma (mixed martial arts); Sport da combattimento a contatto pieno con l’utilizzo sia di tecniche riconducibili ad arti marziali, sia di tecniche di lotta libera. Particolarmente interessante un programma di autodifesa utile alle categorie più vulnerabili come adolescenti e donne. “Cat Program” è stato creato per la difesa personale, partendo dal possesso di mezzi fisici limitati. Mettendo da parte tutte le tecniche classiche di difesa, il programma si occupa principalmente di quei principi tattici e tecnici che tutti potrebbero utilizzare in caso di pericolo. Si lavora molto su quello che si rischia in un tentativo di violenza, ma ancor di più su quello che una persona può realmente fare (sistema pro attivo) con le “armi” che le sono proprie e che potrebbero salvare la vita, unite alle strategie che il Cat Program offre. Le tecniche vengono all’ultimo posto, più che altro si tratta di principi di movimento istintivi e naturali. I metodi di allenamento insistono molto sulla psicologia e sul controllo ambientale. Ma anche sulla gestione delle distanze sociali e sull’atteggiamento mentale utile nelle diverse situazioni. L’addestramento tecnico-tattico viene svolto con l’utilizzo di particolari attrezzature e con l’aiuto di assistenti uomini preparati nel ruolo di “aggressori simulati”. Infine arriverà il momento di simulare “aggressioni” vere e proprie con attrezzatura protettiva e negli scenari più vari, cosicchè ci si possa rendere conto di cosa si è in grado di fare. La ricerca di sistemi di prevenzione della violenza e di supporto è fondamentale, e anche a Milazzo è possibile. MARTYNA MALENTA III F Liceo artistico Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 2.609 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT