MEDIA LUIGI RIZZO – Istituto Comprensivo Secondo. Il 28 novembre di 25 anni fa, nel 1991, partiva l’ultimo treno dalla vecchia stazione ferroviaria e il giorno successivo veniva inaugurata la nuova. Era un gioiello come tanti in quell’epoca, quando si costruiva con un vero creato architettonico; non snaturava il contesto, ma si calava in una realtà che affascinava e dava, a chi scendeva a Milazzo, la sensazione di essere in una città di mare. Li arrivavano i treni provenienti dal continente che portavano i turisti diretti alle Isole Eolie, ma la stazione era anche popolata da tanti pendolari che ogni giorno si spostavano per motivi di lavoro. La Piazza era trafficata con carrozze e tassisti sempre a disposizione dei viaggiatori.
Piazza “Marconi” è stata la Piazza più importante di Milazzo fino al giorno in cui transitò l’ultimo treno dalla storica stazione. La mattina dopo infatti, i treni transitarono dalla nuova stazione lontana dal centro.
Forse proprio da quella sera iniziò il lungo ed inesorabile declino di quella piazza che mio nonno e tanti anziani come lui ricordavano con nostalgie. Insomma era la presentazione immediata della città, che all’epoca si amava ancora ed era, nei suoi angoli anche più caratteristici la bella Milazzo con giardini curati e con una fontana funzionante.
A distanza di 25 anni dalla chiusura di quella stazione, le diverse amministrazioni comunali che si sono succedute alla guida di Milazzo non sono riusciti a riqualificare l’area della Stazione e soprattutto la bella Piazza “Marconi” che ridarebbe sicuramente nuova immagine a quella zona della città.

Oggi Piazza “Marconi” versa in pessime condizioni e vederla in questo stato fa solo male, basta fare una visita all’immobile per rendersi conto della gravita della situazione. Il prospetto della facciata che da sulla Piazza presenta ogni segno di abbandono, aiuole distrutte, erbacce, alberi incolti, fontana non funzionante e sporcizia dappertutto. I locali della Stazione sono murati ed abbandonati insieme all’area dove un tempo c’erano i binari, il tutto a disposizione di vandali e sbandati, ormai è piena di ogni genere di rifiuto.

Certo sarebbe opportuno tentare di recuperare il bene e dare la giusta rivalutazione che potrebbe cambiare il volto di Milazzo, magari diventando un centro di attrazione culturale e ricreativo. Speriamo realmente che qualcuno abbia la forza e la capacità di valorizzare questo ricordo, così come tanti altri, abbandonati a se stessi. Milazzo merita di più, ma tanto di più.

Martina La Spada III D