Al Comune di Milazzo sono cominciati i saldi di fine stagione (politica). Il Circolo Comunista “Ventunounoventuno” di Milazzo dopo avere raccolta in una petizione migliaia di firme in cui si chiedevano le dimissioni del sindaco,  ritorna ad attaccare il primo cittadino Giovanni Formica prendendo spunto dal video-discorso di inizio anno pubblicato su facebook che lo ha visto ritornare a rivolgersi ai cittadini dopo lungo tempo di “silenzio”

«Dopo tre anni e mezzo di “nulla” assoluto, di desertificazione economica e sociale, il sindaco Formica, ci viene a raccontare di avere svolto, in tutto questo tempo, un lavoro “straordinario”. Di aver risanato l’Ente, e di avere a disposizione, udite udite, nientepocodimenocché, ventimilioni di euro da spendere nel prossimo anno e mezzo di legislatura».

Secondo il circolo guidato da Cristoforo Tramontana «verrebbe proprio da ridere, se non ci fosse solo da piangere, vista l’arroganza e l’arroccamento preconcetto del Sindaco che, in questi tre anni e mezzo, hanno certificato l’incapacità di affrontare i problemi più urgenti, per la nostra città, come spazzatura e viabilità. Per non parlare dei “salti mortali”, effettuati nei confronti dei precari del Comune, prima definiti “zavorra” e in seguito, ringraziati per il loro prezioso lavoro».

Tramontana definisce “fallimentare” la legislatura. «Più il Sindaco, avverte il clima di delusione e avversità che si respira in città. Sa perfettamente che, “gli amici” che lo hanno salvato dalla Mozione di Sfiducia, potrebbero avere adesso, altri obiettivi elettorali, quindi non garantirlo più davanti a una probabile ulteriore mozione. Conscio di ciò, lancia messaggi di aiuto, con contenuti più connessi alla collaborazione, facendo balenare la possibilità di un “rimpasto”, tramite assegnazione di nuovi “posti di potere”».

Non può mancare una citazione per la Lega. «Si ricorderà, il Sindaco Formica, le rarefatte origini di sinistra, o cederà al bisogno implorando aiuti e stampelle dai nuovi verdi e rigogliosi, padani mamertini? Venghino signori, venghino, pur di rimanere ben saldi alle poltrone, c’è posto per tutti, belli, buoni e brutti. I saldi di fine legislatura, sono appena iniziati, nel supremo interesse della collettività. E di chi altri, se no?», conclude la nota stampa del circolo.