Stanotte un giovane medico di Milazzo in servizio alla guardia medica di Mirto – Frazzanò, sui Nebrodi, è stato aggredito da un paziente con problemi psichiatrici che l’ha scaraventato dalle scale. A rivelare l’episodio è stata una nota della Federazione Italiana Medici di Famiglia a firma del sindacalista Stefano Leonardi, vice Segretario Nazionale Vicario FIMMG Settore Continuità Assistenziale.

Anche se le dinamiche dell’accaduto ancora non sono state completamente chiarite e sono in corso indagini da parte dei Carabinieri, sembra che il medico milazzese sia stato chiamato dalla madre di un uomo con problemi psichiatrici per un controllo clinico. Nel momento in cui il medico si accingeva a visitarlo il paziente andava in escandescenza tanto da aggredirlo e spingerlo giù per le scale.

«La situazione è ormai diventata insostenibile – scrive il sindacato –  ogni giorno ed ogni notte in tutte le strutture sanitarie, dall’ospedale alla guardia medica, i professionisti rischiano aggressioni da parte di pazienti o parenti ed in guardia medica il problema è anche più accentuato ed aggravato dall’estrema solitudine in cui è costretto ad operare il medico. I camici bianchi si sentono sempre più insicuri e ormai ritengono le aggressioni, verbali o fisiche, come un fatto inevitabile e abituale ed uno dei dati più allarmanti è la rassegnazione che emerge dalle considerazioni dei nostri colleghi».

In Italia ogni anno nelle guardie mediche vengono visitati circa dodici milioni di pazienti.

«Al verificarsi di un nuovo caso di violenza tutti esprimono solidarietà e vicinanza al malcapitato medico ed a tutta la categoria – continua la nota – ma la solidarietà non basta più così come la vicinanza è vana se priva di reali provvedimenti risolutivi del problema. Occorre prioritariamente il riconoscimento dello status di ‘’pubblico ufficiale nell’esercizio delle funzioni’’ con la procedibilità d’ufficio nei confronti dell’aggressore! Se il medico subisce violenza è un comune cittadino al contrario se invece, omette di registrare un intervento di guardia medica è considerato pubblico ufficiale e scatta l’aggravante dell’omissione di atti d’ufficio».

Con il riconoscimento dello status di pubblico ufficiale la denuncia, in caso di aggressione, diventerebbe automatica e oltre alla certezza della pena per l’aggressore – secondo la FIMMG – «si avrebbe, finalmente, la netta percezione che lo Stato riconosce il medico come suo servitore e che nel momento dell’esercizio delle sue funzioni è a garanzia della popolazione».

Subscribe
Notificami
guest
3 Commenti
Newest
Oldest Most Voted
Inline Feedbacks
View all comments
Paolo
Paolo
5 anni fa

Con la legge Basaglia si son spalancate le porte dello zoo mentale di parecchi casi, spesso, socialmente pericolosi. Quanto al ruolo di pubblico ufficiale per i medici, al contempo devono rinunciare alla professione privata, altrimenti ci sarebbe una chiara incongruenza e coerenza operativa.

Oreste
Oreste
5 anni fa
Reply to  Paolo

Bisogna prevenire, altro che denuncia automatica etc.etc.!! I medici di guardia medica “DEVONO” essere affiancati dalle forze dell ordine (guardia giurata o militari..) che accompagnano a fare le visite e stanno lì nelle immediate vicinanze ximpedire aggressioni (come negli altri paesi europei!!), sennò sarà solo un attesa al prossimo omicidio (vedi le varie dottoresse ammazzate(e aggredite)!

Vertix
Vertix
5 anni fa
Reply to  Paolo

che relazione ci sarebbe con la professione privata? Il medico di continuità assistenzaiale nell’esercizio delle sue funzioni è pubblico ufficiale e niente ha a che vedere con la professione privata. inoltre dovrebbe sapere che il contratto ACN non prevede dipendenza dalle asl ma è opera libero professionale prestata alle aziende sanitarie, tant’è che il medico di c.a. non ha neanche ferie.